“Evidentemente l’azione degli agricoltori non ha insegnato niente ai signori di Bruxelles. Vedremo i dettagli dell’accordo, ma se quanto annunciato sarà confermato, l’autotrasporto assumerà le medesime iniziative degli agricoltori”. Chi parla è il presidente della Fai-Conftrasporto (la Federazione degli Autotrasportatori Italiani), Paolo Uggè.
❗ NOW available: Final compromise text on the new CO2 emission standards for heavy-duty vehicles (#HDVs) 🚛🚌
The text of the provisional agreement was endorsed by EU ambassadors in #COREPERI today.
Find it at the bottom of this press release 👇https://t.co/JvYDtSSlm5
— EU Council Press (@EUCouncilPress) February 9, 2024
Il riferimento è all’annuncio su X della presidenza belga del Consiglio Ue, che conferma l’accordo sul taglio delle emissioni di Co2 dei veicoli pesanti (qui il comunicato del 18 gennaio scorso, ndr) e annuncia nuove restrizioni.
“Da quanto apprendo, lo scopo è ridurre ulteriormente le emissioni nel settore dei trasporti stradali e introdurre nuovi obiettivi per il 2030, 2035 e 2040, fino ad arrivare a un decremento del 90% – afferma Uggè – Siamo disposti a operare e a dare il nostro contributo per l’ambiente, ma occorre consapevolezza di quelle che possono essere le conseguenze di scelte esasperatamente ideologiche”.
“Esprimo la preoccupazione delle imprese dell’autotrasporto: il rischio è che la protesta dei trattori si espanda ad altri settori”, conclude il presidente Fai.