“Chiediamo il tempestivo intervento del Governo per scongiurare lo scellerato aumento dei pedaggi del 34,7% sulle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 a partire dal prossimo primo luglio, alla luce della scadenza del congelamento delle tariffe che va avanti dal 2015“. A parlare è Cinzia Franchini, la presidente di Ruote Libere, l’associazione autonoma che raggruppa piccoli imprenditori del trasporto merci in conto terzi.
“L’aumento rappresenterebbe l’ennesimo schiaffo al mondo dell’autotrasporto già piegato dal caro-carburante. Chiedere che non vengano concessi aumenti tariffari per i pedaggi significa agire nell’interesse generale di chi da utente, sia esso un autotrasportatore, un libero professionista, un pendolare o un “semplice” turista, si vedrebbe deprimere e limitare la sua mobilità da un aumento dei costi insopportabile. Questa politica, appiattita per anni su interessi particolari, quelli dei Concessionari, ha impoverito il Paese, rendendolo meno libero nei suoi spostamenti e meno competitivo all’interno del più ampio mercato europeo. Come se non bastasse, oltre a questi rincari si immagina di ristorare al 100% i minori incassi subiti dai Concessionari durante tutta la pandemia, mentre le altre aziende hanno ricevuto al massimo un 20% – continua Cinzia Franchini -. “Domandiamo al Presidente del Consiglio una azione immediata e definitiva su quegli oligopoli noti a tutti, che deprimono l’economia del Paese, impoverendola. A tutto questo poi si aggiunge la mai risolta questione delle manutenzioni dei viadotti autostradali. La tragedia del Ponte Morandi e i tanti altri episodi sembravano imporre una vera svolta, invece nemmeno davanti all’evidenza e ai drammi costati vite umane, si prosegue sulla strada di sempre. Noi continuiamo a sostenere che è tempo di cambiare modello di gestione, nella certezza che più si ritarda questa inevitabile trasformazione più sarà gravoso per tutti’.