Ebbene si, dopo tanti anni, 24 per l’esattezza, Renault Trucks si aggiudica il premio di International Truck of the Year. E quindi, una volta tanto, lasciatemi parlare della Casa della Losanga.
Dicevo che sono passati 24 anni dalla precedente aggiudicazione del medesimo titolo. Allora il veicolo premiato era l’AE Magnum, un mezzo che fino a pochi mesi fa continuava a distinguersi per l’unicità del suo progetto, più simile a un truck “cab over” americano. Un prodotto accolto con una certa diffidenza, in un contesto di mercato del veicolo industriale abbastanza conservatore soprattutto allora.
Del resto in questi vent’anni Renault Trucks ha dimostrato una particolare effervescenza per quanto riguarda le soluzioni aerodinamiche, di comfort di bordo e anche di tecnica, pensando “out of the box”, ovvero fuori da schemi classici. Un esempio per tutti, il mitico Radiance che ha dettato la strada per l’evoluzione di linee e soluzioni varie.
Con questo background gli ingegneri di Lione non potevano certamente rinchiudere il progetto della Gamma T in uno schema classicamente rigido. L’equipe di Hervè Bertrand, il designer recentemente insignito del Premio Slice (premio assegnato dalla rivista inglese British Design & Art Direction (D&AD) che promuove i migliori esempi di progettazione originale a livello mondiale), non ha perciò messo limiti nella definizione iniziale del progetto. Il risultato ancora una volta non lascia indifferenti, anzi offre notevoli spunti di discussione. Ancora una volta il costruttore francese percorre una strada diversa dal resto del gruppo, con una linea innovativa che conferisce all’insieme un’immagine di forza e robustezza, valori sempre ben tenuti in considerazione dai trasportatori.
Non solo estetica, però: l’inclinazione del parabrezza di 12 gradi, associato alla sezione trapezoidale della cabina, permette al veicolo di ridurre lo sforzo di penetrazione dell’aria a vantaggio dei consumi.
Insomma, l’aerodinamica realmente definita per risparmiare anche la più piccola goccia di carburante. Consentitemi di affermare che un progetto come questo era predestinato ad aggiudicarsi il titolo di Camion dell’Anno.
Questo riconoscimento viene sfruttato da diversi costruttori nelle maniere più disparate, da chi non comunica affatto, a chi sembra che abbia vinto il titolo dei titoli. Penso che come al solito la giusta misura sia nel mezzo; è giusto celebrare sul mercato questo titolo, non solamente con il classico adesivo sul parabrezza, ma con una serie di attività che facciano comprendere e condividere le ragioni della scelta.
In questo Renault Trucks è molto avvantaggiata rispetto a qualche vincitore passato, avendo tanti contenuti da presentare e raccontare. Ciò coincide anche un con un cambio di strategia di comunicazione del costruttore transalpino, più incline a dimostrare sul campo e con i fatti le qualità e le caratteristiche del nuovo veicolo, piuttosto che fare della pura comunicazione fine a se stessa. Non è un caso che la campagna di lancio delle nuove gamme Renault Trucks si sia caratterizzata da uno slogan semplice ma efficace: il mio camion è un centro di profitto. Un impegno misurabile che non permette nessun genere di bluff. L’imminente evento TruckEmotion sarà il primo palcoscenico in cui la nuova Gamma T potrà fregiarsi del titolo; ancora una volta saremo pronti a confermare su strada (in questo caso pista) le qualità che hanno convinto la giuria internazionale, composta da 25 giornalisti di altrettante nazioni europee, a nominare la Gamma T camion dell’anno 2015.