Urge una riforma organica, maggiore coordinamento tra le Forze dell’ordine e riassetto dell’Albo dell’autotrasporto. E’ quanto chiede ANITA, l’Associazione di Confindustria che riunisce le imprese più grandi di autotrasporto, in occasione del convegno organizzato a Verona dal titolo “L’industria dell’autotrasporto merci del nordest dialoga con le istituzioni”.
Regolarità e sicurezza sono i temi al centro del confronto con il Governo. Un buon lavoro è stato fatto finora sul nuovo Codice della Strada grazie all’impegno costante del Sottosegretario Bartolomeo Giachino e al lavoro del Parlamento.
Tuttavia, al fine di garantire rispetto delle regole e maggiore sicurezza sulle strade è auspicabile rafforzare il coordinamento tra le Forze di polizia ed includere nella Commissione sicurezza, di cui fanno parte i rappresentanti dei ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Interno, del Lavoro, anche l’Agenzia delle dogane e la Guardia di Finanza, poiché la lotta all’illegalità non avviene soltanto attraverso i controlli su strada.
“E’ necessaria una riforma organica del settore dell’autotrasporto – ha sottolineato Giuseppina della Pepa, Segretario Generale di ANITA – che deve partire da una riforma dell’Albo nazionale delle imprese, che in qualità di organismo istituito presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti, possa contribuire al rispetto della legalità”.
E su tale fronte, ANITA condivide il protocollo per la legalità sottoscritto ieri dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e dal ministro dell’Interno Roberto Maroni per combattere la malavita organizzata e contrastare l’illegalità e si propone di diffondere alla categoria le linee guida di tale accordo che saranno disponibili nei prossimi giorni.
Da ANITA