lunedì, 7 Ottobre 2024
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In Italia il parco circolante dei veicoli industriali ha oltre 14 anni

Secondo l’Osservatorio Mercato Veicoli Industriali di UNRAE il parco circolante italiano è tra i più anziani d’Europa. Per Starace serve un piano per accellerare il ricambio con veicoli e zero o basse emissioni e più sicuri

L’Osservatorio semestrale del mercato veicoli industriali di UNRAE ha sottolineato la presenza su strada di una grande quantità di veicoli pesanti che non rispettano ancora gli standard di emissione a zero o a basso impatto ambientale imposti dall’Unione europea.

Il parco circolante italiano è tra i più anziani d’Europa

In Italia, infatti, ci sono attualmente 725.000 veicoli industriali in circolazione che pesano più di 3,5 tonnellate, e il 50,4% di essi ha motori che rispettano gli standard Euro 4 o precedenti. La media di età dei mezzi in circolazione è di 14,3 anni, ma per il comparto pesante che supera le 16 tonnellate la media è di 12,1 anni, e questo settore conta 445.000 unità. Questi numeri sono preoccupanti per il settore della logistica e per l’economia italiana nel suo complesso, soprattutto se si considera che ogni anno in Italia vengono trasportate 979 milioni di tonnellate di merci, pari al 62% del totale.

Nel 2022, le immatricolazioni di nuovi veicoli industriali sono aumentate del 1,4%, raggiungendo un totale di 25.592 unità. La maggior parte di questi nuovi mezzi riguarda i veicoli pesanti che pesano 16 tonnellate o più, pari a 21.735 (+4,1% rispetto al 2021). Seguono i mezzi medio-leggeri sotto le 16 tonnellate, pari a 2.975 unità (-17,6%), e i mezzi leggeri sotto le 6 tonnellate, pari a 882 (+17,1%).

Il tipo di alimentazione dei nuovi mezzi immatricolati nel 2022 mostra la preponderanza dei motori diesel in tutte le categorie: ben 24.624 nuovi mezzi pari al 96,2% delle immatricolazioni totali sono alimentati a gasolio. Le altre quote sono divise tra i 673 mezzi a GNL (2,6%), di cui 26 con motore diesel+GNL, e i 265 a metano (1%). I veicoli a trazione elettrica venduti nel 2022 sono stati solamente 19, e ancora di meno i veicoli ibridi (diesel+elettrico) fermi a 11 unità. Le alimentazioni cresciute rispetto al 2021 sono due: il diesel (+3,6%) e l’elettrico (salito da 16 a 19 unità), le altre tutte in calo: metano -38%, GNL -33%, ibrido -65%.

Le immatricolazioni per Regione vedono la Lombardia al primo posto con 4.398 veicoli a quota 17,2%, seguita dal Veneto con 2.911 all’11,4% e dalla Campania con 2.589 al 10,1%.

Il commento di Paolo A. Starace

A commentare i dati, Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE: “I Costruttori di veicoli industriali da tempo hanno abbracciato la transizione ecologica, contribuendo nei fatti all’abbattimento delle emissioni con veicoli sempre più efficienti e rispettosi non solo dell’ambiente, ma anche della sicurezza stradale. Destano, tuttavia, grande preoccupazione i dati mostrati dall’Osservatorio UNRAE, che evidenziano un parco circolante con un’età media di oltre 14 anni. Siamo comunque convinti che l’accelerazione della transizione potrà avvenire sostenendo l’adozione di un mix di tecnologie, tra cui l’utilizzo di biocarburanti compatibili con i motori endotermici attualmente in circolazione, l’elettrico e l’idrogeno, per il quale dovremo però attendere ancora qualche anno. In questo senso, è opportuno quanto urgente che il Governo predisponga un piano pluriennale a sostegno del rinnovo del parco circolante e un necessario piano infrastrutturale. Senza un deciso intervento, infatti, il nostro Paese sarà condannato a un progressivo isolamento causato dall’impossibilità di adozione delle nuove tecnologie da parte delle aziende di autotrasporto alla luce dei vincoli di circolazione già oggi in vigore”.

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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