Uno studio scrupoloso verso il contenimento dei consumi, ovviamente, ma una grande attenzione alla semplicità di guida per un veicolo da distribuzione che deve destreggiarsi agevolmente anche nel traffico cittadino
La mostra veronese del VinItaly ha chiuso i battenti e, per i produttori del “nettare degli dei”, è tempo di dedicarsi attivamente all'amorevole cura delle vigne. Il territorio veronese ne è particolarmente ricco ed è una gioia percorrerne le colline ed osservare i lunghi filari dei vigneti. Fortunatamente anche questa volta il tempo ci ha sorriso durante il test “on the road” che abbiamo voluto riservare ad un veicolo da distribuzione che oggi si arricchisce di semplicità che, per il driver, si traduce in maggior attenzione verso la strada. Il percorso scelto questo mese si è rivelato assai gradevole per via dei suggestivi scorci di comunità ancora “immerse nel passato” come Borghetto, Vareggio sul Mincio, oppure come Castellaro Lagusello. Il nuovo Man TGL 12.220, nonostante gli oltre 7 metri di lunghezza, si è destreggiato magnificamente tra le strette viuzze, grazie soprattutto al buon diametro di volta (circa 16 metri). Il cambio automatico Man TipMatic ZF 800 si è rivelato un'ottima scelta per un allestimento del genere. Un veicolo semplice da condurre, quindi, equipaggiato da un propulsore non troppo esuberante, ma perfettamente calibrato per la stazza del veicolo e per la portata.
Razionalità e essenzialità
All'interno della cabina (C) del Man TGL si respira aria di concretezza, ma il tutto condito di una buona comodità. Lo studio degli ingegneri Man ha conferito alla cabina un buon livello di insonorizzazione: solo 68-69 dB(A), un ottimo valore se teniamo in conto delle sospensioni: quelle anteriori costituite da balestre paraboliche (quelle posteriori pneumatiche). Il sedile del driver è pneumatico con supporto lombare, mentre la panca passeggero è composta da due sedili individuali (Grammer) e non mancano comodi ripiani sopra il parabrezza per occultare vari oggetti personali anche piuttosto voluminosi. Il veicolo non è stato propriamente concepito per il cosiddetto “ultimo miglio”, anche se nella pratica potrà capitare sicuramente di dover utilizzare questo mezzo anche per la distribuzione urbana, laddove, ovviamente, sia ancora permesso. La maneggevolezza, a questo punto, non può che essere benvenuta, magari accompagnata da un adeguato sistema di sensori di retromarcia che non guastano assolutamente alla semplicità e, soprattutto, alla sicurezza durante le manovre “al buio”. Il collaudato propulsore da 220 cavalli, 4 cilindri in linea con il ricircolo dei gas di scarico (EGR, ovvero Exhaust Gas Recirculation) è stato affiancato ad un cambio automatico ZF da sei rapporti più, ovviamente, la retromarcia. Di conseguenza l'inserzione dei rapporti, oltre alla semplicità, si avvale anche di una grande dolcezza. Grande flessibilità del motore e consumi ridotti si coniugano in emissioni particolarmente contenute, grazie anche all'efficacissimo filtro antiparticolato PM-KAT che abbattendo “drammaticamente” le emissioni, promuove il veicolo alla classe ed allo standard EEV, norma particolarmente severa per quanto riguarda i livelli di emissioni consentiti. La casa tedesca ha potuto “archiviare” un risultato del genere grazie all'unione di tre componenti: un motore efficiente affiancato al sistema di ricircolo dei gas di scarico ed, infine, al filtro PM-KAT.
Sicurezza di marcia
Il Man TGL 12.220 offre sull'asse posteriore l'impianto di sospensione pneumatica ECAS (Electronic Air Suspension) a garanzia di un corretto assetto di marcia indipendentemente dal livello del carico trasportato, mentre il ventaglio dei sistemi di sicurezza include l'ESP (compreso ASR, antisdrucciolo in accelerazione), oltre al display per la visualizzazione del carico assiale (ALM). Il sistema frenante può contare sull'efficienza del freno motore che viene incrementato di oltre il 60 per cento per via del Man EVB (Exhaust Valve Brake) con una potenza di 110 kW a 2.800 giri, mentre il sistema Bosh CR common rail dell'iniezione elettronica “spara” il combustibile a ben 1.800 bar di pressione. Anche il sistema di illuminazione entra a far parte delle dotazioni di sicurezza. Il Man testato dispone di fari principali allo xeno con annesso impianto lavafari come, ovviamente, impone il codice della strada.