Nel primo semestre di quest'anno l'operatore svizzero di trasporto combinato Hupac ha movimentato 343.332 spedizioni via ferrovia, con un incremento del 17,4% rispetto alla prima metà del 2009. Il trasporto combinato – ha confermato oggi l'azienda elvetica – sta recuperando i volumi che aveva perso a causa della crisi economica; tuttavia – ha precisato Hupac – il traffico del primo semestre 2010 ha totalizzato ancora 30.000 spedizioni in meno rispetto ai primi sei mesi dell'anno record 2008.
Hupac ha evidenziato come nel sistema ferroviario europeo siano presenti alcuni elementi problematici che impediscono la ripresa e come negli ultimi mesi la mancanza di risorse di locomotive e personale, nonché la presenza di cantieri e il maltempo abbiano determinato situazioni critiche con notevoli ritardi e ristagni in intere aree economiche.
Il direttore di Hupac, Bernhard Kunz, ha rilevato l'importanza di lavorare in stretta collaborazione con i partner ferroviari per superare gli attuali problemi operativi. La situazione attuale – ha affermato – mostra ancora una volta quanto sia importante coordinare i processi tra ferrovia e operatore del trasporto combinato. In questo senso – ha spiegato – è indirizzata la partecipazione di minoranza di Hupac alla nuova società SBB CFF FFS Cargo International, che è in fase di costituzione.
Sul fronte delle infrastrutture, Hupac ha sottolineato come nel core business del transito alpino attraverso la Svizzera desti preoccupazione il mancato avvio dell'adeguamento delle tratte di accesso alla galleria di base del Gottardo. Il potenziale di trasferimento di gran lunga maggiore nel transito attraverso la Svizzera – ha rilevato la società – è collocato, infatti, nel segmento dei semirimorchi per merci voluminose e le gallerie di base del Gottardo e del Ceneri sono sì progettate per il trasporto ferroviario dei cosiddetti rimorchi P400, ma le tratte di accesso a nord e a sud hanno un profilo più basso e devono essere adeguate. «Mentre sul Brennero registriamo tassi di crescita a due cifre – ha detto Kunz – l'andamento nel transito attraverso la Svizzera evidenzia un ristagno». Se i mezzi finanziari per l'ampliamento delle tratte di accesso saranno messi a disposizione solo con il progetto Ferrovia 2030 per il potenziamento della rete elvetica – ha aggiunto – le gallerie di base per decenni non potranno portare i vantaggi attesi per il trasferimento del traffico e l'aumento stimato del traffico andrebbe a svilupparsi sulla strada anziché sulla rotaia. «Se intendiamo raggiungere l'obiettivo di trasferimento prefissato – ha concluso Kunz – l'intero corridoio deve essere ampliato per i quattro metri già all'apertura della galleria di base del Gottardo nel 2018».
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