Mantiene il segno positivo l’indice della fabbricazione di autoveicoli (23,9%), anche grazie all’aumento del 21,8% registrato, secondo i dati preliminari di ANFIA, dalla produzione di autovetture. L’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, invece, prosegue il trend negativo (-7,9% a ottobre).
Fiducia nei lavori del Tavolo Sviluppo Automotive, riunitosi per la prima volta ieri al MIMIT, per riportare la produzione di autoveicoli leggeri ad almeno un milione di unità e per attivare strumenti di sostegno alla transizione della componentistica
Ad ottobre 2023, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra una crescita del 6,7% rispetto ad ottobre 2022, mentre nei primi dieci mesi del 2023 aumenta dell’8,4%.
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli (codice Ateco 29.1) registra una variazione tendenziale positiva del 23,9% ad ottobre 2023 e cresce del 21,3% nei primi dieci mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) aumenta dello 0,7% nel mese e del 5,7% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori risulta in calo del 7,9% ad ottobre e del 2,3% nel periodo gennaio-ottobre 2023.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, la produzione domestica delle sole autovetture nei primi dieci mesi dell’anno supera le 463mila unità, crescendo del 21,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, anche grazie al forte rialzo registrato nel mese di giugno (+92,1% rispetto a giugno 2022). Nel solo mese di ottobre, invece, la produzione di autovetture cresce del 14,7% rispetto allo stesso mese del 2022.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva ancora in flessione rispetto ai livelli dello scorso anno: ad ottobre 2023, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a -1,1% rispetto ad ottobre 2022 e risulta in flessione del 2,5% nei primi dieci mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra un calo del 5,7% a settembre 2023, ultimo dato disponibile (-6% sul mercato interno e -4,9% sui mercati esteri) e chiude a -0,4% il periodo gennaio-settembre 2023 (-0,9% il mercato interno e +0,5% i mercati esteri).
“Dopo la ripresa di settembre, anche ad ottobre l’indice della produzione automotive italiana registra un segno positivo (+6,7%) – afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA. Nel dettaglio, l’indice della fabbricazione di autoveicoli mantiene il trend positivo nel mese (+23,9%), anche grazie all’aumento del 21,8% registrato, secondo i dati preliminari di ANFIA, dalla produzione di autovetture. Quest’ultima, nel periodo gennaio-ottobre 2023, aumenta del 14,7% rispetto ai primi dieci mesi del 2022, superando le 463.000 unità prodotte. L’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, al contrario, resta in flessione sia nel mese (-7,9%) che nel cumulato (-2,3% a gennaio-ottobre 2023).
Con l’ingresso nel quarto trimestre dell’anno, prevediamo che la produzione di autovetture in Italia chiuderà il 2023 a circa 560.000 unità (+18% circa rispetto al 2022). Siamo fiduciosi che il Tavolo Sviluppo Automotive con il Mimit, Stellantis, Regioni e sindacati – il cui primo incontro si è svolto ieri mattina – possa rappresentare uno strumento efficace e concreto per raggiungere l’obiettivo comune di riportare la produzione di autoveicoli leggeri nel nostro Paese ad un livello di almeno un milione di unità, oltre ad attivare una serie di strumenti di sostegno alla transizione energetica per la componentistica. ANFIA si impegnerà nel coordinamento della segreteria tecnica dei cinque gruppi di lavoro del Tavolo, dedicati a mercato, R&S, lavoro e competenze, competitività, transizione della componentistica”.
A gennaio-agosto 2023 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 15,2 miliardi di Euro, mentre l’import vale 23,2 miliardi di euro. La Germania rappresenta, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 18,9%, seguita da Stati Uniti (18,8%) e Francia (12,3%).
Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 16,9 miliardi di Euro, con un saldo positivo di 3,6 miliardi di Euro.
Il fatturato5 del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione positiva del 13,4% a settembre (ultimo dato disponibile), grazie ad una componente interna in aumento del 16,5% e ad una componente estera a +9,3%. Nel periodo gennaio-settembre 2023, il fatturato aumenta del 23,5% (+29,6% il fatturato interno e +15,8% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori prosegue la crescita e presenta una variazione tendenziale positiva del 4% a settembre (+8,1% la componente interna e +0,2% la componente estera). Nei primi nove mesi del 2023 l’indice del fatturato di questo comparto registra un incremento del 10,8%, con una crescita del 12,9% della componente interna e dell’8,8% della componente estera.