Nonostante il costo del lavoro fosse inferiore a quello del nostro paese, Anteo – azienda leader mondiale da piĆ¹ di 50 anni nelle sponde caricatrici – ha deciso di chiudere il sito produttivo rumeno, a favore di standard adeguati a quelli della casa madre.
Le previsioni per il fatturato 2017 dell’azienda indicano un aumento del 5%. Un miglioramento ulteriore dopo un biennio record, che lāha vista crescere del 26% nel 2015 e del 25% nel 2016. Oggi lāazienda di Molinella, che dĆ lavoro a 70 persone, ha una quota di mercato del 40% in Italia ed ĆØ presente in 56 Paesi, nei cinque continenti. Ć leader di mercato in Australia (con il 40%), ma corre con le sue sponde hi-tech made in Emilia anche in Nuova Zelanda, Singapore, Medio Oriente, Regno Unito e Russia. Ā«La prossima sfida ā racconta Ilmer Maietti CEO e titolare della societĆ ā ĆØ quella di affermarci sullāenorme mercato nord americano dove abbiamo da poco inaugurato due importatori esclusivi: Anteo Us e Anteo Canada. Ci crediamo e ce la faremo. Come abbiamo sempre fatto. Puntando in modo deciso sulla qualitĆ 100% italiana dei nostri prodotti, sulla sicurezza e sullāinnovazioneĀ».
Lāazienda di Molinella da quasi 50 anni produce sponde idrauliche per camion, tir e furgoni. Dispositivi in alluminio, concentrato di meccanica di precisione e alta tecnologia, per il carico e scarico delle merci dalle piattaforme logistiche e per i servizi di assistenza alle persone con ridotta mobilitĆ e agli anziani. Anteo produce 130 modelli diversi di sponde ā speciali, a battuta, retrattili, a colonna, ripieghevoli, a rampa, dispositivi per i disabili e cosƬ via – per le piĆ¹ svariate esigenze di movimentazione. Tutte personalizzabili. Con oltre 30mila configurazioni disponibili. Progettate e realizzate ā appunto ā tutte in Italia. Ā«Ć il nostro punto di forza. Le nostre sponde ā spiega Maietti ā sono progettate e realizzate completamente in Italia. E precisamente in EmiliaĀ».
Ā«L’alta qualitĆ ā continuaa Maietti – soprattutto su un prodotto come il nostro, non ha prezzoĀ». A partire dalla scelta dellāalluminio, piĆ¹ costoso rispetto ad altre leghe metalliche. Ā«Ć una scelta senza compromessi. Abbiamo preferito investire e puntare sullāalluminio come materiale delle nostre sponde caricatrici perchĆ© ĆØ molto resistente ma al contempo leggero. E di conseguenza, pesando meno sul mezzo su cui ĆØ montata, consente minori consumi e anche minore inquinamentoĀ».