venerdì, 29 Marzo 2024
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Trasporto Unito: “Sì al dialogo, no al fermo”

Trasporto Unito recepisce positivamente l'appello di CNA-Fita ad un “cessate il fermo”.

Per l'associazione artigiana con oltre 35 mila imprese associate la crisi impone il dialogo e la cautela.

Con il fermo di gennaio si è perso tempo ed energie preziose.

Dal gennaio scorso la CNA-Fita sta invitando la categoria ad un approccio più cauto e soprattutto ha spronato le altre associazioni anche in seno allo stesso coordinamento unitario Unatras a ricercare nel dialogo e non nella contrapposizione dura e pura la possibilità di raggiungere tutto quanto possibile in questa difficile situazione economica che il Paese sta vivendo. Il ripensamento di Trasporto Unito sembra andare in questa direzione e accoglie il nostro appello ad una più matura azione sindacale e confidiamo che sia chiaro quanto, in questo momento di profonda crisi, le fughe in avanti dei fermi non siano risolutive bensì pericolose. Dallo scorso dicembre sono state bruciate preziose energie e soprattutto tanto tempo, l'autotrasporto italiano non può certo permettersi ancora l'attesa messianica imposta dall'impasse giuridico/legale che grava sull'83-bis né consegnarsi mani e piedi ai contenziosi legali per futuri risarcimenti. L'autotrasporto italiano ha bisogno di strumenti pratici e condivisi con il suo committente per arginare i duri colpi inferti dal caro costi, dall'assenza del credito bancario e soprattutto dal drammatico calo della produzione che in Italia si sta registrando a partire dal 2011. “Questa crisi – ha affermato Cinzia Franchini presidente CNA-Fita – più di altre è drammatica perché non da appelli e non lascia margini di manovra, questa crisi ci impone la condivisione come metodo perché siamo tutti sulla stessa barca, il Paese, e rischiamo di affondare tutti insieme”.

Da CNA-Fita

 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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