venerdì, 26 Aprile 2024
HomeUltim'oraRiflettiamo...

Riflettiamo…

Come ogni terza domenica di novembre, ieri è stata la giornata mondiale delle vittime della strada, una iniziativa voluta dalle Nazioni Unite e che, dal 2005, celebra in tutto il mondo la memoria delle persone che hanno perso la vita in incidenti stradali.
«La celebrazione del ricordo delle vittime della strada, deve costituire un momento di profonda riflessione per le istituzioni e per i cittadini. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni giorno, sulle strade del nostro Paese, si consuma una vera e propria strage a puntate che non ha eguali per numero di morti e feriti».
Con questo messaggio il Presidente della Fondazione ANIA, Aldo Minucci, ha manifestato la vicinanza ai famigliari delle vittime della strada in occasione di questa Giornata.
«Questa giornata – commenta Minucci – è nata con la volontà di riportare sistematicamente all’attenzione dell’opinione pubblica, il dramma degli incidenti stradali, il dolore che ogni giorno le famiglie devono sopportare per la perdita di un caro: 3653 vittime nel solo 2012, un quarto delle quali aveva meno di 30 anni. Non sono solo le morti a destare preoccupazione: ogni anno registriamo quasi 900mila feriti, 100mila dei quali riportano invalidità permanenti gravi. Si tratta di persone che vedono cambiare per sempre la propria vita. Non possiamo restare indifferenti di fronte a questi dati».
Secondo le Nazioni Unite, gli incidenti stradali ogni anno causano circa 1,2 milioni di morti in tutto il mondo. A questi si aggiungono tra i 20 e i 50 milioni di feriti, mentre per i giovani gli incidenti stradali si confermano la prima causa di morte. A livello globale, l’incidentalità stradale causa oltre 500 miliardi di dollari di costi sociali.
«Dedichiamo questa giornata al lutto e al ricordo delle vittime della strada – conclude Minucci – ma non permettiamo che tutto si esaurisca in pochi giorni. Il rispetto della memoria di quanti hanno perso la vita sulle strade, richiede impegno concreto e non discorsi di circostanza. E’ tempo che sia reso effettivo un commitment a livello paese che destini risorse e conoscenze per attuare tutte le riforme necessarie a contenere questa immane tragedia».

X