Nel 2008, in Francia, ci sono stati 1474 furti ai veicoli industriali. I dati, in lieve diminuzione rispetto agli scorsi anni, sono stati diffusi dall’Office central de la délinquance itinérante, la struttura interministeriale francese collegata alla Gendarmeria nazionale. Il fenomeno desta molta preoccupazione tra le imprese.
La ricerca dell’Ocdi fornisce una mappatura utile all’identificazione dei meccanismi di esecuzione e dei luoghi nei quali si verificano gli eventi. Dati sicuramente di interesse per l’adozione di opportune contromisure.
Come avvengono i furti? Secondo l’Ocdi, nel 79 per cento dei casi gli eventi si verificano a veicolo fermo, con l’effrazione che riguarda il 76 per cento dei furti. È a 5,2 il valore percentuale di casi di sottrazione della merce nel corso delle operazioni di carico/scarico del veicolo, al 10 per cento i furti nei depositi. Sono rispettivamente del 6,2 per cento e dello 0,3 per cento i casi in cui si verifica il fermo del veicolo con uso della violenza con sequestro dell’autista. Salgono al 15 per cento i casi in cui l’evento si verifica nel corso di un controllo di polizia simulato nelle vicinanze di un punto di carico o scarico del veicolo.
Per quanto riguarda momenti e luoghi nei quali avvengono gli eventi, una rilevante parte dei furti si verifica nelle ore notturne e in determinati giorni della settimana (martedì e mercoledì). Scelta legata, con molta probabilità, a un’attività di osservazione del lavoro delle imprese messe nel mirino.
Le aree di rifornimento esterne ai tronchi autostradali sono il luogo prescelto per l’attività criminosa nel 43 per cento dei casi. Più bassa, ma comunque importante, la percentuale degli eventi che si verificano nelle aree di sosta e servizio autostradali: il 24 per cento.
Dal punto di vista territoriale, sono le regioni dello Champagne, le Ardenne e la Picardia, al confine con Belgio e Spagna, quelle di maggior frequenza di eventi criminosi. Per quanto riguarda il valore economico del carico mediamente perso per furto è di circa 30mila euro.
Da Stradafacendo.tgcom.it