giovedì, 18 Aprile 2024
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Dallo IAA verso il futuro

Nel mese di settembre si è svolta la 64esima edizione dell’IAA, il più importante avvenimento fieristico internazionale nel settore del trasporto che si svolge ad Hannover con cadenza biennale.

I dati relativi al numero di visitatori (circa 260.000), espositori (quasi 2.000 provenienti da 40 Paesi) nonché le anteprime presentate dai principali costruttori offrono diverse opportunità di riflessione.

Da un lato i risultati e le novità di prodotto esibite dalle principali case sono stati rilevanti. Nel settore dei veicoli industriali tutti i principali attori non solo hanno esposto i nuovi motori Euro 6, ma anche nuovi modelli, nuove cabine dando ampio spazio alle innovazioni tecnologiche.

Del resto il claim dell’evento fieristico era “Driving the Future”. La volontà e l’impegno delle case di rafforzare gli investimenti in sviluppo ed innovazione tecnologica hanno rappresentato un segnale molto incoraggiante per tutti gli operatori del settore, ma con atteggiamento maggiormente pragmatico che ha posto l’attenzione su temi quali la minimizzazione dei costi di esercizio, l’ ecologia etc.

Tale successo probabilmente non era atteso se si considera il contesto di instabilità ed incertezza che coinvolge l’Europa. Da qui nasce una seconda considerazione che ci induce a pensare che la situazione di forte “crisi” attraversata dal Sud Europa non può essere equiparabile a quella attribuibile al Nord Europa.

D’altronde se analizziamo i dati del primo semestre ACEA, si evince che i cali più significativi di immatricolazioni nel mercato > 16 Ton interessano Paesi come Italia (quasi – 29%), Spagna (-21%), Portogallo (-47%), Grecia (-64%). Alcune eccezioni positive sono invece rappresentate da Gran Bretagna (+12%), Irlanda (+27%), Finlan- dia (+9%) e Danimarca (+7%). I restanti Paesi, seppur non raggiungendo risultati positivi, riescono comunque a contenere le perdite.

In questo ambito cresce sempre più l’interesse rivolto ai nuovi mercati cosiddetti BRIC (Basile, Russia, India e Cina): la fiera di Hannover è stata una delle tante testimonianze. In un’ottica di globalizzazione ed internazionalizzazione questo processo è sicuramente indicatore positivo di evoluzione, integrazione e cambia- menti strutturali nel nostro settore e nell’economia; tuttavia il timore rimane sempre legato ad ulteriori spostamenti degli investimenti europei, che non velocizzerebbero la tanto attesa e desiderata ripresa economica.

 

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