All’Assemblea e degli Stati Generali del Trasporto e della Logistica sottosegretari, viceministri e ministri decisi a impegnarsi per il rilancio del comparto
Alle due giornate romane dell’Assemblea e degli Stati Generali del Trasporto e della Logistica di Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, agli imprenditori, soci di Alis, si è alternata una buona fetta della politica italiana. Dopo gli interventi dei rappresentanti di tutte le forze politiche al governo è stata la volta di sottosegretari, viceministri e ministri.
Gli interventi delle istituzioni all’Assemblea di Alis
Così Laura Castelli, viceministro all’Economia e alle Finanze intervistata da Bruno Vespa, ha parlato di Marebonus e Ferrobonus:“è un’istanza che va sostenuta – ha detto – perché i numeri presentati da Alis, anche nelle audizioni in Commissione Bilancio, sono tangibili. Tuttavia, la Manovra è costruita sull’elenco di priorità di ogni ministero, pure se credo che in parlamento questa battaglia si farà.”
Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati, ha posto l’accento sulla necessità di ascoltare di più il mondo della logistica, anche al fine di creare un Pil che vada oltre le infrastrutture previste dal Pnrr. “Alis non rappresenta un settore del mondo dei trasporti – ha detto – ma la logistica dell’intero Paese, il ministro Giovannini ascolti di più quest’universo perché è da lì che arriva la spinta per rendere più competitive le nostre aziende. Connettere l’Italia alla logistica, vuol dire creare opportunità per tutto il Paese.”
Alessandro Morelli, Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, ha sottolineato l’importanza dell’azione a favore delle imprese nel breve termine: “per quanto riguarda Marebonus e Ferrobonus – ha detto – la cosa positiva è che vedendo gli emendamenti alla legge di bilancio ne ho visti alcuni che vanno nella direzione di rafforzarli. Per agevolare la transizione la necessità è proprio questa. Va bene fare ragionamenti altissimi sul Pnrr, ma l’imprenditore domani ha la necessità di far arrivare i camion, o ha necessità energetiche e necessita di risposte immediate.”
Ed è d’accordo con Morelli anche Maurizio Lupi, Deputato Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati: ” le opere sono già vecchie quando vengono realizzate – ha detto – se cominci dopo 10 anni dal progetto, magari nel frattempo c’è una pandemia che cambia tutto “.
Presente anche Enrico Giovannini, Ministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili
È stata poi la volta di Enrico Giovannini, Ministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, che ha sottolineato il grande impegno del suo ministero per fare in modo che i tempi previsti dal Pnrr siano rispettati. “Dobbiamo andare oltre i titoli che spesso caratterizzano il dibattito politico. Abbiamo 62 miliardi da Pnrr e piano complementare – ha detto – ed entro il 16 dicembre avremo allocato ai vari soggetti queste risorse. Quasi 30 vanno a FS e allocheremo i rimanenti 25,26 miliardi a regioni, comuni, autorità portuali. Ma quello che non è percepito è che dietro a queste intese ci sono progetti già identificati; i soggetti che non hanno progetti, non prendono un euro. Ottenere questo in cinque mesi è un risultato straordinario.”
Parlando di sostenibilità il ministro Giovannini ha sottolineato che sostenibilità è sempre più sinonimo di crescita. “quella del Pnrr – ha detto – non è solo una strategia ambientale, ma anche di crescita economica. Se le nostre imprese saranno sulla frontiera in Europa, vorrà dire che saranno sulla frontiera mondiale. A Cop26, complici i risultati politici ottenuti a Roma con il G20, si sono impegnati su elementi più settoriali: la finanza, la cultura, perché il quadro complessivo era già incorporato nel G20. Quando 6 anni fa ho cominciato a parlare di sostenibilità in Italia il settore privato non era sensibile al tema. Oggi si è capito che è l’unico modo per avere un futuro, per aumentare la redditività. Un sondaggio ci ha dato un segnale preoccupante: il 22% delle imprese dicono di non avere idea di come essere più sostenibili, e una quota importante non prevede investimenti in materia. La competizione ormai si fa sull’elettrico. I fondi vanno nella direzione di creare le filiere.”
Il Ministro ha voluto toccare anche l’emendamento sul rafforzamento di Ferrobonus e Marebonus: “ho fatto fare un’analisi sull’efficacia del provvedimento, che è evidente. Nessun problema a proseguire- ha detto – ma abbiamo bisogno di fondi per la mobilità sostenibile che siano il più possibile flessibili, se scopriamo che c ‘è un altro meccanismo oltre Ferrobonus e Marebonus, se abbiamo puntato tutte le fiches su quello, dobbiamo cambiare legge. L’idea di bonus è sbagliata perché è a breve periodo, dobbiamo avere una logica di lungo periodo. Meglio sia strutturale, flessibile, perché in base all’evoluzione tecnologica sarà possibile utilizzarlo. La Commissione europea sta cambiando approccio a questi bonus. È un settore a così alta dinamicità che più abbiamo flessibilità, meglio è”.
In un evento dove al centro c’è la sostenibilità non poteva mancare Vannia Gava, sottosegretario di Stato alla Transizione Ecologica, che ha rimarcato l’ineluttabilità di raggiungere un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050.
“Dobbiamo farcela – ha detto – ma per agguantare un risultato così ambizioso occorre lavorare tutti insieme, senza ragionamenti utopistici e senza andare a danneggiare i tessuti economici dei vari Paesi. Sono convinta che se spingiamo troppo sull’acceleratore rischiamo di schiantarci.”
Dopo i politici voce anche agli imprenditori, soci di Alis; una per tutte, quella di Domenico De Rosa, AD del Gruppo SMET, che ha sottolineato il ruolo paralizzante della burocrazia, quando questa non è efficiente: “il governo non è silente – ha detto – qualcosa abbiamo ottenuto. Abbiamo una transizione ecologica seria in corso. Non ci sono tecnologie alternative, l’Lng è aumentato dell’862% e, a meno che le aziende debbano pagare, l’elettrico a oggi non è un’alternativa. In questo Paese le infrastrutture sono troppo indietro, la burocrazia blocca i lavori. Non esiste in Italia una sola arteria dove la viabilità è ordinaria, solo in Italia accade che i lavori non vengano effettuati la notte quando il traffico è fermo.”
Dal 16 al 19 marzo si terrà a Verona Letexpo
Infine, l’annuncio, quello di un gemellaggio tra Fieraverona e ALIS, con Letexpo, che si candida a essere la più grande fiera di trasporti e logistica sostenibili d’Europa, dato congiuntamente dal presidente di Alis Guido Grimaldi e dal direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani. “Una bellissima partnership – ha detto Grimaldi – che vede da una parte una grande associazione, che ha nella sostenibilità una chiave di sviluppo straordinaria, con decine di migliaia di persone che lavorano in questo comparto, e dall’altra uno dei primari operatori fieristici italiani, con 15 mila utenti, 1 milione di visitatori, con il 35% di entrambe le categorie dall’estero, e soprattutto che opera in settori come wine e food, marmo, agricoltura, energie rinnovabili, biomasse legnose, tutti settori che hanno nel problema della logistica una chiave di competitività straordinaria. Ben 4 padiglioni, 4 giornate – dal 16 al 19 marzo – 30 mila metri quadrati, un progetto ambizioso e un obiettivo ambizioso.”