Mercato dei veicoli industriali: marzo in calo per autocarri e autobus, tengono i trainati. ANFIA: “Serve un piano strutturale”
Dopo una lieve ripresa a febbraio, il mercato dei veicoli industriali torna a mostrare segni di difficoltà. A marzo 2025 le immatricolazioni di autocarri e autobus registrano una flessione a doppia cifra, mentre i veicoli trainati mantengono un andamento positivo. È quanto emerge dai dati pubblicati da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), che evidenzia anche l’urgenza di interventi strutturali per sostenere il settore.
Autocarri in calo del 11,9% a marzo
Nel dettaglio, lo scorso mese sono stati rilasciati 2.293 libretti di circolazione per nuovi autocarri, con un calo dell’11,9% rispetto a marzo 2024. Il primo trimestre dell’anno si chiude con 7.145 unità immatricolate, in flessione del 9,4% su base annua.
L’analisi territoriale evidenzia una contrazione su tre aree su quattro: Nord-Est (-12,7%), Sud e Isole (-12%), Nord-Ovest (-8,3%). Unica area in lieve crescita è il Centro Italia (+0,8%).
Per quanto riguarda le classi di peso, crescono solo i veicoli da 3,5 a 5 tonnellate (+67%) e quelli tra 12,5 e 16 tonnellate (+13,4%). In calo, invece, i veicoli da 5 a 8 tonnellate (-29,1%), da 8 a 12,5 tonnellate (-3,9%) e quelli oltre le 16 tonnellate (-10%).
Significativo anche il dato per tipo di veicolo: crescono gli autocarri rigidi (+0,4%), mentre calano drasticamente i trattori stradali (-17,7%). Male anche i veicoli da cantiere (-9%) e quelli stradali (-9,4%).
Gas ed elettrico: quote ancora marginali
Sul fronte delle alimentazioni alternative, nel primo trimestre 2025:
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i veicoli a gas rappresentano solo l’1,8% del mercato (129 unità, in calo rispetto al 2,2% del 2024),
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mentre quelli elettrici e ibridi diesel/elettrico raggiungono il 2,1% (in crescita dallo 0,8% dell’anno precedente).
Autobus: flessione del 11,7% a marzo
Anche il comparto autobus mostra segnali negativi: il calo registrato a marzo è dell’11,7% rispetto allo stesso mese del 2024, consolidando una tendenza negativa.
Trainati: bene i semirimorchi, giù i rimorchi
In controtendenza il comparto dei veicoli trainati, che chiude marzo con un incremento del 7,9% (1.183 libretti di circolazione). A fare da traino è il segmento dei semirimorchi, con una crescita del 10,3%, mentre i rimorchi registrano un calo del 13,8%.
Nel cumulato gennaio-marzo, i semirimorchi crescono del 4,4% (3.061 unità), mentre i rimorchi si fermano a 327 immatricolazioni (-1,2%). Complessivamente, il comparto segna un aumento del 3,8% nel primo trimestre.
Geografia del mercato trainato
La domanda di veicoli trainati cresce soprattutto nel Nord-Est (+14,5%) e nel Nord-Ovest (+12,9%), mentre resta negativa nel Centro (-14,8%) e nel Sud e Isole (-0,5%). Le marche estere totalizzano 1.873 libretti a marzo (+1,9%), le nazionali 1.515 (+6,2%).
ANFIA: servono misure stabili e pluriennali
L’ANFIA, tramite le parole di Luca Sra, delegato per il trasporto merci, rinnova l’appello al Governo per una strategia a lungo termine: “Il calo delle immatricolazioni evidenzia la fragilità del comparto. Accogliamo con favore l’annuncio del Ministro dei Trasporti sullo stanziamento di 600 milioni di euro per il rinnovo del parco veicolare, ma è essenziale che le risorse vengano rese disponibili rapidamente, superando gli attuali strumenti discontinui e garantendo una programmazione pluriennale che valorizzi tutte le tecnologie utili alla decarbonizzazione.”
Tra le proposte di ANFIA:
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supporto all’acquisto di veicoli a gas naturale e diesel evoluti compatibili con biometano e HVO;
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inclusione degli autobus a basse o zero emissioni nel Piano Sociale per il Clima;
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introduzione di un credito d’imposta per i biocarburanti e di una fiscalità di vantaggio per i veicoli alternativi.
Semirimorchi: appello per un sostegno inclusivo
Anche Massimo Menci, presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA, commenta positivamente l’annuncio dei fondi pubblici: “Chiediamo che anche il comparto dei rimorchi e semirimorchi sia incluso tra i beneficiari, con incentivi rivolti all’intero mercato e non solo all’intermodalità. Siamo pronti a collaborare per definire un piano strategico nazionale per l’autotrasporto.”