Se fa discutere il progetto di allungare i mezzi pesanti fino a 25 metri, potrebbe presto diventare realtà il prolungamento degli autoarticolati da 16,50 a 18 metri. Un metro e mezzo in più che significa quintali e quintali di merci che possono viaggiare su uno stesso veicolo e la conseguente riduzione dei camion circolanti. Questo il senso del Progetto diciotto dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) nato per iniziativa dell’industria nazionale costruttrice di veicoli a motore e rimorchiati. Come spiega l’associazione, l’allungamento del semirimorchio di circa 1,5 metri è l’unica variante prevista rispetto ai veicoli standard, in quanto tutte le altre caratteristiche di base rimangono invariate, dalle masse sugli assi e complessive, all’inscrivibilità nella fascia di ingombro prevista dalle norme vigenti. Il programma, autorizzato a luglio 2008 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede complessivamente 30 autoarticolati lunghi fino a 18 metri in circolazione sperimentale per un periodo di tre anni, al termine dei quali sarà possibile avere una proroga di ulteriori due anni. I primi 14 veicoli sperimentali sono stati immessi su strada nel corso della primavera-estate 2009 e sono attualmente in servizio da aziende di autotrasporto partner dell’iniziativa.
Sì, ma la rete stradale italiana è in grado di sopportare un tale allungamento dei mezzi pesanti? Lo scopo della sperimentazione è proprio quello di verificare sul campo, in condizioni reali, la riduzione del costo medio di trasporto per unità di merce trasportata, l’effettiva compatibilità degli autoarticolati da 18 metri con le infrastrutture stradali (ponti, svincoli) e la manovrabilità in fase di parcheggio (accesso e posizionamento nei piazzali di carico, docks). Paragonando i viaggi effettuati in parallelo con veicoli da 18 e da 16,50 metri, si ricaveranno dei dati che permetteranno al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di partecipare attivamente in sede comunitaria alla discussione relativa a masse e dimensioni, a fianco degli altri Paesi che hanno già avviato simili programmi di sperimentazione.
In ogni caso, secondo Anfia, l’iter che porterà all’estensione della lunghezza degli autoarticolati sarà abbastanza lungo e, quindi, i veicoli attuali da 16,50 metri saranno utilizzati ancora per molto tempo. Eugenio Razelli, presidente di Anfia, ha dichiarato: “Riteniamo che la soluzione sperimentata con il Progetto diciotto possa rappresentare un buon compromesso per ridurre la congestione sulle strade e quindi i consumi e le emissioni di CO2. Il numero di euro-pallets trasportabile con tali veicoli (37) è quasi coincidente con quello movimentato sugli autotreni (38), a fronte di una lunghezza di questi ultimi di 18,75 metri; la soluzione del Progetto diciotto è in grado di dare anche un impulso all’intermodalità grazie alla possibilità di trasportare container da 48 piedi e due casse mobili da 7,45 metri. La soluzione di aumentare l’efficienza del trasporto su strada mediante un semirimorchio di 1,5 metri più lungo rispetto alla misura standard potrebbe essere introdotta senza alcun intervento infrastrutturale, e ci aspettiamo possa avere un effetto positivo sui consumi e sulla congestione, senza penalizzare i parametri di manovrabilità. In occasione di Transpotec 2.0, che si svolgerà a Milano dal 16 al 18 ottobre 2009, è in programma una presentazione pubblica del Progetto diciotto alla stampa e alle autorità, con la possibilità di visionare e provare i veicoli per tutta la durata della manifestazione”.
Da Stradafacendo.tgcom.it