Il trasporto ferroviario merci in Italia chiude il 2024 con tutti gli indicatori in calo. È quanto emerso ieri durante la presentazione alla Camera del Rapporto Fermerci 2025, che fotografa un settore in difficoltà, stretto tra un calo strutturale dei volumi, interruzioni infrastrutturali prolungate e una transizione logistica ancora incompiuta.
Nel periodo 2021-2024, il numero di treni-km è diminuito del 5%, mentre nei porti si registra un calo del 6% dei treni in origine e in destino tra il 2022 e il 2024. Anche gli impianti di ultimo miglio ferroviario mostrano segnali di contrazione, compromettendo l’efficienza della catena logistica su ferro.
Cantieri PNRR fino al 2027: gli operatori chiedono ristori
Tra le principali criticità, il rapporto segnala le interruzioni ferroviarie legate ai cantieri del PNRR, che proseguiranno almeno fino al 2027, ben oltre le previsioni iniziali. Una situazione che sta mettendo a dura prova gli operatori, già colpiti dalla fragilità strutturale del comparto. £I cantieri sono tutti attivi – ha dichiarato Aldo Isi, AD di Rete Ferroviaria Italiana – alla fine dei lavori avremo una rete più sicura, moderna ed efficiente”.

Ma nel frattempo, la pressione resta alta. Il presidente di Fermerci, Clemente Carta, ha ribadito la necessità di un quadro normativo stabile e prevedibile, chiedendo ristori economici adeguati per le imprese colpite e il rafforzamento degli incentivi esistenti (ferrobonus e norma merci), nonché il rifinanziamento degli aiuti per l’acquisto di materiale rotabile, ancora non erogati nonostante gli investimenti già effettuati dalle aziende, per oltre 700 milioni di euro.
Salvini: “Farò di tutto per ridurre i disagi”
Presente all’evento, il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito la fase attuale “estremamente complessa”, assicurando il massimo impegno per accorciare i tempi dei lavori e supportare le aziende in difficoltà. “Siamo al lavoro per una riforma della governance dei porti, per il salvataggio del ferrobonus e per individuare nuove risorse a sostegno delle imprese colpite – ha detto Salvini –. Sono fiducioso, i dati torneranno a crescere.”
Tra criticità e segnali di ripresa
Il Rapporto non manca di sottolineare elementi positivi, come l’aumento della capacità dei treni e l’avanzamento dell’efficientamento della rete ferroviaria, ma mette in guardia sulla tenuta complessiva del settore senza misure strutturali. “Il trasporto ferroviario merci è essenziale per la transizione ecologica e la competitività logistica del Paese – ha concluso Carta – ma senza strumenti adeguati, rischiamo di comprometterne il futuro”.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti istituzionali, autorità di regolazione e sicurezza, esperti accademici e professionisti del settore, a conferma dell’urgenza di una strategia condivisa per rilanciare il trasporto merci su ferro.