venerdì, 9 Giugno 2023
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Pandemia: problemi a tutto campo

Non basta il Covid, a condizionare la serenità della gente, già abbastanza condizionata da altre miriadi di problemi quotidiani. Dobbiamo subire anche i comportamenti irrazionali se non “demenziali” di qualche milione di italiani, che non vogliono vaccinarsi. Ma c’è di peggio in Europa: in Germania si organizzano party con la presenza di un “malato certo” di Covid e di centinaia di persone che festeggiano con lui per sfidare la sorte, dato che per molte di loro il Covid non esiste o è un’invenzione delle case farmaceutiche per fare business con nuovi vaccini.

Ma vi sembra normale? Apro una breve parentesi esprimendo un parere negativo nei confronti dei media televisivi. Alcune reti, a mio parere danno troppo spazio ai fatti vergognosi che coinvolgono centinaia di queste persone che condizionano la vita degli abitanti delle nostre città.  Gente che sfila con cartelli con scritte “dittatura” o portando giacche a righe come indossavano i prigionieri del lager tedeschi. Ignoranza della storia, paranoia o imbecillità pura? Giudicatelo voi. Decine di talk show, trasmissioni che vanno “a nastro” dalla mattina alla sera, alle quali vengono invitati (per fortuna) personaggi preparati quali scienziati e medici specialisti, ma che vedono spesso a loro fianco la presenza di babbei logorroici che si improvvisano esperti.
Altrettanto responsabili, a mio parere, sono i conduttori e le conduttrici di queste trasmissioni: non riescono a limitare le presenze di queste figure che hanno nauseato la stragrande maggioranza degli spettatori.

Nonostante la situazione pandemica ancora imperante, l’economia sta lentamente riprendendosi e tutti noi, chi più o chi meno, portiamo i segni della prima ondata del Coronavisrus, che ha pesantemente limitato le attività economiche, strappati posti di lavoro a gente che viveva con quelle entrate e messo fortemente in crisi alcuni settori industriali. L’art.32 della Costituzione ben descrive il diritto alla salute e se necessario anche la possibilità data allo Stato di rendere obbligatorio, tramite procedura di legge, un trattamento sanitario per proteggere i cittadini. Ora questa situazione pandemica sta raggiungendo picchi e rischi ancora imprevedibili, anche se non possiamo non riconoscere che quanto messo in campo dal Governo, tramite un Commissario ad acta, ha portato benefici straordinari a quasi l’80% della popolazione. I vaccini stanno svolgendo egregiamente la loro funzione protettiva o almeno limitativa dei danni qualora i vaccinati con la seconda dose e i fortunati già coperti dalla terza, fossero colpiti dal Covid.

Si apre in questi giorni un grande tema: come poter fornire gratuitamente milioni di vaccini anti Covid a tutte le popolazione dell’Africa senza dover imporre l’acquisto ai vari stati. Il problema delle licenze delle industrie farmaceutiche, titolari delle formule di produzione, si pone prima come tema etico e poi come problema economico. Le industrie farmaceutiche quali Pfizer, J&J, Moderna, Astra Zeneca e altre,  stanno macinando miliardi di dollari di profitti e per nessun motivo vogliono cedere le licenze, se non contro un forte esborso d parte di quelle strutture politiche che vorrebbero allargare la vaccinazione a quasi tutto il pianeta. Ma quale può essere l’Organizzazione politica mondiale che si assume un onere sia economico che organizzativo del genere? L’ONU? Una nuova confederazione di unione fra Stati già giuridicamente esistente ma che non ha giurisdizione universale? Pensiamo agli USA, alla UE, alla Cina, alla Russia, all’Unione dei Paesi Arabi, all’unione dei Paesi Africani (se esiste…).
Un grande rebus, mentre la pandemia non da scampo e si sta sviluppando con mutazioni virali del tutto impreviste e molto rapide.

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Tratto da Trasportare Oggi in Europa n. 231

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