Lo abbiamo anticipato nella nostra diretta in occasione dell’IAA 2024 che, nello stand Daimeler Truck, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Stina Fagerman, Head of Marketing, Sales and Services at Mercedes-Benz Trucks., riguardo al ruolo degli incentivi nella transizione verso i veicoli elettrici e la strategia della casa di Stoccarda in questo ambito.
Ecco quanto emerso dal nostro roundtable e dalle domande della stampa specializzata presente.
Qual è la sua opinione sull’importanza degli incentivi per accelerare le vendite di camion elettrici? E quanto sono cruciali per la strategia di Mercedes-Benz Trucks?
“Se guardiamo all’Europa, vediamo paesi con sistemi molto diversi tra loro. In alcuni mercati in cui esiste un meccanismo di tassazione basato sulle emissioni di CO2, osserviamo una maggiore propensione all’acquisto e all’immatricolazione di veicoli elettrici. Ad esempio, in Germania, c’è stata una svolta positiva da quando hanno introdotto il sistema di pedaggio basato sulle emissioni di CO2 l’anno scorso”, spiega Fagerman.
“In Svizzera, dove i veicoli a zero emissioni sono esentati dal pedaggio da alcuni anni, c’è stata una forte risposta in termini di immatricolazioni. Insomma, gli incentivi hanno un effetto positivo. Tuttavia, la cosa più importante è che con il nostro eActros 600 abbiamo calcolato il TCO (Total Cost of Ownership, costo totale di esercizio), e risulta conveniente per la maggior parte dei mercati anche senza incentivi.”
A essere onesti, il costo iniziale dei camion elettrici è ancora molto elevato…
“Sì, è vero. Il prezzo di acquisto sarà sempre più alto, all’inizio, di due o anche due volte e mezzo rispetto a un camion diesel tradizionale. Tuttavia, nel corso della vita operativa del veicolo, se si percorrono tra i 100.000 e i 120.000 chilometri all’anno, l’investimento ha davvero senso per molti dei nostri clienti. Per questo siamo molto orgogliosi del nostro prodotto e del fatto che saremo in grado di consegnarlo ai clienti già dalla fine di quest’anno e all’inizio del prossimo.”
La vostra strategia, quindi, non dipende dagli incentivi governativi?
“Esattamente. Non possiamo basare la nostra strategia sugli incentivi, perché variano troppo da paese a paese. Tuttavia, vediamo che nei mercati che offrono incentivi, questi rappresentano una spinta ulteriore per favorire il cambiamento. Ma abbiamo voluto sviluppare un prodotto che abbia senso anche in mercati senza incentivi,” sottolinea Fagerman.
Rispondendo al nostro appunto su diversi costi dell’energia tra i vari paesi europei ha aggiunto: “Tutto dipende sempre dal prezzo del diesel e dall’elettricità in ciascun mercato. Però, grazie alla nostra esperienza nel roadshow europeo – partendo da Francoforte fino a Capo Nord e poi giù in Spagna, ndr – abbiamo avuto conferma che il consumo di energia del nostro camion è estremamente basso. Questo contribuisce a bilanciare il prezzo di acquisto inizialmente più alto.”
Avete lanciato il marchio TruckCharge per fornire energia ai vostri clienti. Volete competere nel mercato energetico con altre aziende o solo offrire un servizio ai vostri clienti elettrici?
“Credo che, almeno in questa fase iniziale, dobbiamo assumerci una maggiore responsabilità nella transizione, ed è per questo che abbiamo lanciato TruckCharge. Con questo servizio, offriamo consulenza ai nostri clienti su quali rotte siano migliori per l’elettrificazione, come ottenere la connessione alla rete e quali finanziamenti pubblici siano disponibili. Forniamo un supporto completo perché per molti dei nostri clienti si tratta di un mondo nuovo, e lo è anche per noi. Stiamo imparando insieme.”
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Non solo. “Supportiamo anche i nostri clienti durante l’operatività del camion. Ad esempio, offriamo una carta carburante, che è anche una carta energetica, per facilitare il pagamento dell’elettricità alle stazioni di ricarica. Quindi, in questa fase di transizione, dobbiamo fare molto di più che semplicemente vendere un camion, e siamo felici di farlo, perché vogliamo davvero accelerare questa trasformazione.”
Si può quindi dire che Daimler Truck e Mercedes-Benz Trucks siano entrati nel mercato energetico?
“Non direi che siamo entrati nel mercato energetico, ma sicuramente stiamo rendendo più facile per i nostri clienti affrontare la transizione. È chiaro che abbiamo bisogno che i grandi attori inizino a investire di più nelle infrastrutture di ricarica elettrica, perché tutti ne trarremo vantaggio. Servono 35.000 stazioni di ricarica in Europa, e non possiamo costruirle tutte noi: dobbiamo contare sull’impegno di altri attori del settore.”
Daimler Truck richiede supporto dai governi per lo sviluppo delle infrastrutture?
“Quello di cui abbiamo davvero bisogno è un supporto per lo sviluppo delle infrastrutture, perché rappresentano il vero collo di bottiglia. Il prodotto, ormai, lo abbiamo. Ora tocca agli altri: le istituzioni, i legislatori e le altre aziende devono intervenire e accelerare il processo.”
Come supportate i vostri clienti nella transizione elettrica e quali soluzioni finanziarie offrite?
“Iniziamo sempre con un’analisi delle rotte: verifichiamo quali percorsi siano più adatti all’elettrificazione e proponiamo i nostri prodotti in base a queste analisi. Abbiamo anche flotte dimostrative che i clienti possono testare. Ora stiamo per lanciare anche le flotte demo del eActros 600, disponibili già dall’anno prossimo.”
“Vediamo spesso che i conducenti all’inizio sono un po’ scettici, ma dopo aver provato il veicolo tornano con un grande sorriso. L’esperienza di guida in modalità elettrica è molto diversa, silenziosa e confortevole. Offriamo inoltre soluzioni finanziarie non solo per l’acquisto del camion, ma anche per l’infrastruttura correlata, grazie alla collaborazione con i nostri servizi finanziari interni. Questo rappresenta un grande aiuto per i nostri clienti.”
[Articolo aggiornato il 26 settembre con il video realizzato in collaborazione tra Trasportare Oggi e Vado e Torno]