Solo dopo il confronto con il Ministro Matteoli, convocato per il primo dicembre, sarà possibile assumere valutazioni precise sull’azione del Governo e decidere di conseguenza le eventuali iniziative di protesta. Questa la posizione assunta da Trasportounito dopo che altre associazioni dell’autotrasporto hanno in queste ore preannunciato un fermo nazionale dei servizi.
“Nell’attuale situazione del paese – ha precisato Franco Pensiero, presidente nazionale di Trasportounito – è indispensabile dimostrare senso di responsabilità e coerenza. Per altro la nostra organizzazione non aderirà a manifestazioni di protesta incentrate sulla richiesta di risorse economiche, già sommariamente individuate dal Governo. La nostra attenzione, e un domani, la nostra protesta, resteranno focalizzate sui veri nodi che impediscono un rilancio e forse anche la sopravvivenza delle aziende: ci riferiamo a quel quadro normativo, avvallato da altri e non da noi, che nega la possibilità del pagamento tassativo a 30 giorni delle fatture per trasporti effettuati così come non consente  l’introduzione di un semplice ma concreto sistema che garantisca alle imprese la copertura minima dei costi di produzione dei servizi”. 
“Non vorremmo – ha concluso il presidente di Trasportounito – che dietro annunci  roboanti di fermi si camuffassero motivazioni che solo apparentemente riguardano l’autotrasporto e gli autotrasportatori, e che certo non tengono conto delle pericolosissime tensioni che si verrebbero a generare”.    
Da Trasportounito Fiap