“Far consegnare le merci solo di notte, così da decongestionare l’accumulo di emissioni diurne”. Non si tratta di una frase buttata lì, ma della dichiarazione che il ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha rilasciato l'altro ieri al Corriere della Sera. Secondo il ministro non serve bloccare le auto per abbattere lo smog, ma si devono colpire i mezzi pesanti. Quindi divieto di ingresso in città agli autobus e pullman turistici privi di filtro ecologico e poi, la consegna delle merci soltanto di notte. Il blocco di mezzi pesanti e autobus, ha spiegato il ministro, “dovrebbe riguardare tutte le città della pianura padana, ma anche Roma, Napoli, Bari, Palermo e, più in generale, le grandi città”. Per il piano, ha sottolineato Stefania Prestigiacomo, “il ministero dell’Ambiente ha messo a disposizione 150 milioni di euro, anche se bisognerà vedere”. Intanto, in attesa di sapere se ci sarà la condivisione dell’intero governo, il tutto è stato inviato al ministro Giulio Tremonti. Pensare di trasportare le merci soltanto di notte, anche se probabilmente il ministro si riferisce più che ai camion ai furgoni dei corrieri, che percorrono anche il cosiddetto “ultimo miglio”, vorrebbe dire fare una rivoluzione a 360 gradi del trasporto, con pesanti ricadute anche su chi riceve le merci e con la creazione di nuovi problemi, non indifferenti, evidenziati dal segretario generale della Fai di Torino, Enzo Pompilio: “Così, a caldo, vedo subito un problema di disturbo della quiete pubblica”, ha commentato Enzo Pompilio, “pensate solo ai negozi e ai supermercati che sorgono all’interno dei centri abitati e vanno riforniti ogni giorno. Per chi risiede nei paraggi vorrebbe dire avere tutte le notti uno o più camion che caricano e scaricano, abbassano e alzano le sponde. Non mi pare una proposta percorribile senza un’adeguata organizzazione logistica”. Una proposta che non mancherà certo di fare discutere all’interno del mondo di chi muove le merci.
Da Stradafacendo.tgcom.it