venerdì, 19 Aprile 2024
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Costi carburante: sospetti di cartello

Negli ultimi due anni la CNA-Fita ha messo in campo ogni possibile sforzo per denunciare con forza il costo massimo del carburante che l’Italia paga in più rispetto alla media europea. Oltre 25 centesimi al litro che mettono il nostro Paese fuori dall’Europa e che rende le nostre imprese meno competitive. Per queste ragioni CNA-Fita accoglie con soddisfazione la notizia che il Gip di Varese, Giuseppe Battarino, ritenga fondati i sospetti della costituzione di un vero e proprio cartello tra le multinazionali della distribuzione del carburante per gestire il prezzo alla pompa in Italia. “Quando il 25 luglio del 2011 scendemmo nelle strade e nelle piazze con autotrasportatori, tassisti e noleggiatori per suonare il clacson contro il caro carburante e il caro accise – ha dichiarato il presidente nazionale Cinzia Franchini – dicemmo con forza, ma pacificamente, dove dovevano essere ricercati i veri nodi da sciogliere. Da allora la CNA-Fita non ha fatto mancare mai la sua voce alla denuncia del caro carburante in Italia mantenendo alta l’attenzione e soprattutto facendosi sempre portatrice di proposte nella direzione di un concreto intervento. L’indagine aperta a Varese – ha ricordato la presidente della CNA-Fita – rappresenta un evento storico anche se siamo coscienti che non bisogna abbassare la guardia, certamente l’Esecutivo che tutti aspettiamo dovrà dimostrarsi credibile su questo tema”.

Da CNA-Fita

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