“Gentile vice ministro Mario Ciaccia,
dal punto di vista dello stile ritengo la sua ultima scelta di illustrare con dei fumetti il “Disegno della crescita” portato avanti dal suo Dicastero, una scelta sicuramente efficace e di sicuro effetto. Ciò nonostante ritengo i contenuti ancora perfettibili. Molti dei concetti da Lei ribaditi sono arcinoti ma, come si dice, repetita iuvant. Però tra questi concetti abilmente snocciolati in audio e raffigurati dall’abile matita digitale del suo fumettista, non vi sono alcuni elementi che noi, in CNA-Fita come in altre associazioni d’imprenditori, riteniamo fondamentali risolvere. Giusto pensare ad un’Italia con la spina dorsale ben dritta, poco avvezza ai compromessi, e capace d’interconnettere industrie e poli produttivi agevolando la vita e il lavoro di chi, come noi, su quella spina dorsale ci viaggiamo ogni giorno da autotrasportatori in conto terzi. Le assicuro però che se le strade sono fondamentali, altrettanto dicasi per il propellente che rimane alla base del motore produttivo di ogni paese. Sappiamo che il ministro Passera sta lavorando al nuovo piano energetico del Paese, sperando che non rimanga solo sulla carta come per il Piano nazionale della logistica, ma in attesa di sviluppi Le ricordo che, in tema di Energia, rimaniamo troppo cari e fuori, anzi “ai margini” come giustamente ci ricorda, dell’Unione Europea. Ha ragione da vendere dunque quando afferma che bisogna riportare l’Italia al centro del vecchio continente garantendogli prezzi competitivi e di mercato. Per questo, se le infrastrutture rimangono vitali, è anche vero che il carburante, in attesa delle strade, è l’unico terreno di gioco su cui si possa recuperare a breve la competitività di cui parla. Come saprà il nostro costo energetico è tutto italiano e molto poco europeo, e la cosa ha del grottesco se analizzata strettamente al tema specifico del costo del carburante alla pompa. La differenza che ci separa dall’Europa e dai nostri vicini di frontiera è enorme e su questo fronte la CNA-Fita ha richiesto al Governo d’intervenire, liberalizzando la distribuzione e la vendita, semplificando le normative regionali sull’extra rete e calmierando l’aumento indiscriminato della tassazione, fermo restando il rimborso parziale delle accise garantito da una direttiva europea per i mezzi superiori alle 7,5 ton. Preventivamente però la CNA-Fita ha richiesto che a fronte dell’inusitata ripresa dell’aumento delle accise, fosse reintrodotta l’accisa mobile per due semplici ragioni: abbassare le accise una volta assicurato il trend di gettito programmato e soprattutto rompere la cointeressenza che lo Stato ha con l’aumento dei prezzi industriali, laddove al loro incremento aumenta anche la tassazione che, senza accisa mobile, rimane svincolata dal gettito programmato e funziona unicamente come iniquo e vessatorio strumento di tassazione. Gli effetti di tutto ciò sono evidenti e sotto gli occhi di tutti: un impoverimento generalizzato che, le assicuro, alla spina dorsale di cui parla e che tanto ha a cuore rischia di far venire una preoccupante cifosi. A maggior ragione se pensiamo al recente aumento dell’aliquota Iva che interviene anche sulle accise, facendo pagare le tasse sulle tasse. Volendo quindi mantenere un minimo di ironia e seguendo il suo stile La informo che, similmente a Lei, anche noi in CNA-Fita avevamo pensato a una comunicazione più sintetica e ad effetto sui temi e le problematiche più urgenti. Per questo scelto in tempi non sospetti le vecchie e care vignette disegnate per noi da Nevio Mainardi detto Maino. Sul tema carburante Le sottopongo l’ultima e spero che La stimoli a spronare il Suo ministro Passera a reintrodurre quanto prima l’accisa mobile parimenti alla defiscalizzazione delle infrastrutture.
Sul resto invece Le invio anche le altre vignette pubblicate sul nostro sito in passato sperando almeno di farla sorridere”.
Cinzia Franchini
presidente nazionale CNA Fita