Ridurre sensibilmente l’impatto ambientale complessivo delle attività legate ai trasporti e alla logistica. E’ questo l’impegno della Artoni di Reggio Emilia che ogni anno movimenta sulle strade italiane 1,9 milioni tonnellate di merci. Una “vision green” tracciata per i prossimi anni dal Gruppo Artoni che si trasforma, giorno dopo giorno, in un programma di lavoro condiviso da tutto il team aziendale.
“Sostenibilità per noi di Artoni significa, solo per fare un esempio concreto, la ricerca costante di soluzioni tecnologiche e di processo che consentano il monitoraggio e l’ottimizzazione degli itinerari dei nostri mezzi per ridurre concretamente il totale dei chilometri percorsi (oltre 50 milioni l’anno) e quindi le emissioni di CO2 in atmosfera” ha commentato Massimo Vapori, direttore marketing di Artoni intervenendo alla prima “Sustainability Conference“ organizzata da SAP a Milano, che ha visto imprese, istituti di ricerca e università confrontarsi sulle tematiche e sulle sfide legate alla responsabilità sociale di impresa. Artoni era l’unica azienda del settore Logistica e Trasporti invitata al meeting.
Artoni attiva dal 1933 nel settore dei Trasporti e della Logistica Integrata, lavora alla realizzazione di progetti concreti orientati alla sostenibilità. Piccoli gesti quotidiani e grandi strategie: dalla scelta, già operativa, di ridurre l’utilizzo di carta, attraverso la dematerializzazione dei documenti interni e di quelli destinati ai clienti (programma Paperless), per arrivare alla gestione integrata di tutti i materiali riciclabili. E’ un impegno che viene da lontano.
Artoni ha introdotto in Italia, tra i pionieri, le procedure orientate all’intermodalità che ancora oggi si rivelano in grado di abbattere il costo ambientale derivante da sistemi di trasporto.
Dalla scelta dell’utilizzo di casse mobili che risale al 1986 fino al piano di adeguamento dei centri operativi (un’ottantina in Italia) e dei centri logistici alla tecnologia solare per rendere le strutture di smistamento delle merci autosufficienti dal punto di vista energetico (gli impianti fotovoltaici ricoprono già una superficie totale di circa 6.000 mq) il flusso di investimenti che Artoni ha dedicato nell’ultimo decennio alla sostenibilità è decisamente rilevante.
Impegno per l’ambiente ma anche per migliorare la sicurezza sul lavoro. Artoni applica e sviluppa continuamente con progetti specifici il sistema per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro (SGS) in conformità allo standard internazionale OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series). Con questa certificazione, che integra la ISO 9001 sulla qualità, Artoni punta alla riduzione di infortuni e malattie, attraverso la gestione e il controllo dei rischi che vengono compensati con azioni correttive e preventive.