Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nelle scorse ore ha riacceso il dibattito sull’introduzione di un pedaggio per i mezzi pesanti sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno (FiPiLi).
Durante un’intervista su LadyRadio, ribadendolo poi su Toscana TV, Giani ha sottolineato l’importanza di anteporre l’interesse generale a quello particolare per migliorare la sicurezza e l’efficienza della superstrada.
La proposta, insieme alla creazione della società Toscana Strade, attende da mesi una decisione del Consiglio regionale, ma dovrebbe essere finalmente discussa a settembre.
Il problema della Superstrada FiPiLi

Le motivazioni per l’introduzione del pedaggio
La FiPiLi è una delle arterie principali della Toscana, ma il suo utilizzo massiccio da parte dei mezzi pesanti ha portato a numerosi problemi strutturali e di sicurezza secondo il Presidente della Regione. Giani ha evidenziato come la mancanza di un pedaggio abbia incentivato il transito di tir, causando avvallamenti e saturazione del traffico. “Non capisco perché sull’A11 si debba pagare il pedaggio, mentre sulla FiPiLi tutti ci possono andare gratis”, ha affermato il Presidente, sottolineando la della situazione attuale.
Le rimostranze degli autotrasportatori
Gli autotrasportatori e le loro associazioni hanno espresso forte opposizione alla proposta, temendo un aumento dei costi delle merci. Tuttavia, Giani ha ribadito che il pedaggio per i tir sarebbe pari al 70% di quello previsto sull’A11, rendendo comunque la FiPiLi una scelta conveniente. Ha inoltre avvertito i consiglieri regionali di non lasciarsi condizionare dalle pressioni di chi pensa solo alla propria situazione contingente, poiché “se i consiglieri regionali sono condizionati da quel tono di ricatto non andiamo da nessuna parte”.
Miglioramenti Strutturali
Giani ha delineato un piano dettagliato per potenziare e mettere in sicurezza la superstrada. L’introduzione del pedaggio è vista come una misura necessaria per finanziare l’allargamento della carreggiata, la realizzazione della terza corsia e della corsia d’emergenza, e la semplificazione delle curve più pericolose. “È l’unico modo per allargare il sedime”, ha spiegato Giani, evidenziando l’assenza di alternative praticabili.
Risorse e finanziamenti
La Regione Toscana non dispone delle risorse necessarie per questi interventi, e lo Stato ha scelto di non attribuire risorse europee alle strade regionali. Di conseguenza, l’unica soluzione praticabile è trovare i fondi nelle pieghe del bilancio regionale. “Non abbiamo soldi se non quelli che troviamo nelle pieghe del bilancio”, ha dichiarato Giani, rimarcando la necessità di un approccio pragmatico e realistico.
La proposta di introdurre un pedaggio per i mezzi pesanti sulla FiPiLi rappresenta una questione complessa, che mette a confronto interessi particolari e generali. Eugenio Giani invita a un salto di qualità, richiedendo un impegno collettivo per il miglioramento della superstrada. La decisione del Consiglio regionale a settembre sarà cruciale per il futuro della FiPiLi, ci sarà tanto da lavorare per trovare una quadra.