Mentre l’Unatras (l’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci) ha dichiarato la sospensione del fermo, indetto per il 23 gennaio, rinviandone di 60 giorni l’attuazione, in Sicilia prosegue, per il 5° giorno consecutivo, il blocco dei Tir, che dovrebbe però terminare a mezzanotte. Il così detto “movimento dei forconi”, portavoce della protesta contro il caro gasolio e l’aumento dei costi dei pedaggi, ha creato pesanti disagi in tutta la Regione, paralizzandola letteralmente e provocando ingenti danni alla sua economia, con la chiusura di benzinai rimasti a secco di carburante e la mancanza di rifornimenti ai supermercati che mostrano scaffali sempre più sguarniti.
L’agenzia Reuters ha riportato una nota diffusa dal movimento “Forza d'urto”: “L'Aias (associazione imprese autotrasportatori siciliani, ndr) alla mezzanotte di oggi, venerdì 20 gennaio 2012, come comunicato alla Commissione di Garanzia Sciopero, interromperà la protesta iniziata domenica scorsa. Tutti gli altri autotrasportatori indipendenti insieme a tutti gli altri aderenti a Forza d'urto continueranno la protesta a oltranza”.