venerdì, 11 Ottobre 2024
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NEXT MOBILITY EXHIBITION, Fiera Milano accoglie transizione energetica e sostenibilità

Con più di 50 aziende già confermate e un ricco palinsesto convegnistico ideato dal Comitato Tecnico Scientifico, NME si prepara all’esordio del prossimo ottobre. L’opportunità da cogliere: dal PNRR 32,4 miliardi per il trasporto pubblico locale

Mobilità pubblica, sharing mobility, sostenibilità, transizione energetica e innovazione: la proposta espositiva e il ricco programma convegnistico faranno di Next Mobility Exhibition, l’evento organizzato da Fiera Milano, che si terrà nel quartiere di Rho dal 12 al 14 ottobre prossimi, una occasione unica per chiamare a raccolta i leader del mercato e gli stakeholder nazionali ed internazionali.

In un contesto, dove – anche grazie ai fondi stanziati dal PNRR (più di 32,4 miliardi di euro solo per il Tpl, secondo il Rapporto Intesa Sanpaolo-ASSTRA)la mobilità rappresenta un tema chiave per la ripresa e lo sviluppo economico dell’intero Paese, NME offrirà una tre giorni per fare il punto su mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità sostenibile delle persone, confrontarsi sullo stato dell’arte del mercato, riflettere su come cambierà il mondo del trasporto pubblico locale, pensare a come favorire la ripresa e lo sviluppo di questo settore fortemente colpito dal biennio della pandemia ed esplorare le potenzialità legate al trasporto green: gas, idrogeno, elettrico, ma anche sharing e mobilità innovativa.

Sullo sfondo, un mercato in grande fermento. Pur fortemente segnato dai blocchi legati alla pandemia, il settore del trasporto pubblico locale e regionale in Italia rappresenta un comparto strategico: nel periodo pre-Covid, generava un fatturato di circa 12 miliardi di euro all’anno, con oltre 5,5 miliardi di passeggeri trasportati, 1.8 miliardi di vetture-Km annui e 775 e oltre 124.000 addetti (fonte: Rapporto Intesa Sanpaolo-ASSTRA). In crescita è invece il mercato della micromobilità che rappresenta il 90% del totale dei veicoli in sharing presenti in Italia: 9 noleggi su 10. In aumento anche l’offerta (+45%) e le iscrizioni (+30%) a servizi di scooter sharing, che si concentrano soprattutto nelle grandi aree metropolitane: Roma, Milano e Torino hanno registrato un numero di noleggi superiore alla media del 2019, ossia 21,7 milioni di noleggi 91,7 milioni di km percorsi. (fonte: Osservatorio sharing mobility)

Ad oggi già più di cinquanta aziende hanno risposto all’appello di Next Mobility Exibition tra cui spiccano diverse case costruttrici di mezzi come Industria Italiana Autobus, Irizar e-mobility, IVECO BUS, MAN Truck&Bus, Rampini e Solaris.

Spazio anche ai protagonisti della transizione energetica grazie, tra gli altri, a Kempower, Loop Energy e Nuvera Fuel Cells.
Forte la presenza sul fronte IT, con aziende come Greenshare, IVU Traffic Technologies Italia, MAIOR, Nordcom, Optibus Transportation Limited, Padam Mobility, Shotl Transportation e Y. Share,

Protagonisti della kermesse anche gli operatori come Flixbus e Marino Bus.

Cuore dell’evento sarà inoltre il ricco palinsesto formativo, ideato dal Comitato tecnico scientifico presieduto dal Professor Pierluigi Coppola (Coordinatore del Progetto Air Urban Mobility del Politecnico di Milano) e di cui fanno parte associazioni internazionali (UITP- International Association of Public Transport e IRU – World road transport organisation), dicasteri, realtà accademiche come l’Università Bocconi e l’Università degli Studi della Campania, ma anche la Conferenza Regioni e Province Autonome, Trenord e diverse realtà associative che rappresentano le varie sfumature della transizione energetica: Federmetano, Motus-e, Enea, Unem, H2IT (Associazione italiana per l’idrogeno e celle combustibile) e Anie E-Mobility.

Un Comitato nato con l’obiettivo di condividere know-how e che consentirà di fare della fiera un momento chiave per focalizzare obiettivi a breve e lungo termine, fare il punto sulle opportunità legate al PNRR, valutare le modalità di superamento delle criticità attuali.

Ad aprire il ricco palinsesto sarà infatti il convegno “I driver per una mobilità innovativa e sostenibile”, che avrà come cuore centrale lo studio realizzato dal Politecnico di Milano e offrirà un’analisi e gli strumenti per riattivare la domanda del trasporto pubblico, obiettivo descritto dal Position Paper del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che ha l’ambizioso target di aumentare, entro il 2026, del 10 per cento lo share modale.

NME inoltre sarà l’occasione per presentare per la prima volta al pubblico Il Centro Nazionale per la Mobilità sostenibile: venticinque università, altrettanti centri di ricerca e 24 grandi imprese, un mix pubblico-privato che mette subito sul tavolo un investimento di 394milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025), dando spazio a 696 ricercatori dedicati e 574 neoassunti.

Grazie al contributo di importanti partner come Agens, ANFIA; ANIE, ANAV, Federmotorizzazione, Globe Italia, Studio Jacobacci, Traspol-Politecnico di Milano, i tre giorni di fiera permetteranno di fare il punto sull’evoluzione della mobilità in chiave sostenibile.

Sotto i riflettori la transizione energetica – con diversi appuntamenti dedicati allo sviluppo delle infrastrutture, ma anche ai nuovi mezzi (e-buses, idrogeno e Lng) e lo sviluppo della smart city, con approfondimenti dedicati agli hub intermodali, ai PUMS (Piani Urbani di Mobilità Sostenibile) e all’analisi dello stato dell’arte delle principali metropoli internazionali.

Grande attenzione anche agli scenari futuri, destinati a far evolvere la mobilità pubblica in chiave sempre più attenta all’ambiente: guida autonoma, sharing e micromobilità, smart mobility, mobilità innovativa.

Non mancherà infine lo spazio dedicato agli award: NME è stato scelto come contesto in cui presentare il Sustainable Bus of the Year, il premio europeo dedicato all’autobus “più verde”, e il Mobility Innovation Award, che premia la migliore azienda di trasporto pubblico.

Infine, per un mondo che cambia ci vogliono nuove professioni: focus su mobility manager, change manager, gestori di MaaS, tutte nuove figure per cui è necessario avviare un percorso formativo dedicato. Sono infatti 135 le nuove professioni legate allo sviluppo della mobilità green.

A. Trapani
A. Trapanihttps://www.andreatrapani.com
Redattore e Responsabile Area Web Trasportare Oggi in Europa
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