Ieri, presso la sede del ministero dei Trasporti si è svolto il tavolo tecnico per discutere delle misure per ridurre le emissioni di polveri sottili nell’aria (cd PM10), in quelle aree del Paese dove sono stati superati i limiti di sforamento previsti dalle norme europee (35 giorni l’anno), situate in prevalenza, com’è noto, in Pianura Padana. L’incontro si è reso necessario dal momento che, a causa della ripetitività con la quale questi limiti sono stati violati negli anni scorsi, l’Italia, in assenza di correttivi, rischia di ricevere una condanna da parte dell’Unione Europea, pari a due miliardi di €uro.
Le misure per fronteggiare questa emergenza interessano una serie di settori a rischio (come, ad esempio l’agricoltura, l’industria) tra i quali rientra anche il trasporto su strada. In particolare, è allo studio dei Ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti un Decreto Legge che, nelle aree del Paese interessate dai suddetti sforamenti, dovrebbe impedire la circolazione ai veicoli commerciali di categoria ecologica euro 0, 1, 2 e 3, privi del filtro antiparticolato (f.a.p). Contemporaneamente, lo stesso provvedimento introdurrebbe degli incentivi di carattere fiscale, non meglio definiti, per aiutare le imprese nell’acquisto dei suddetti filtri, nonché un contributo per la sostituzione dei mezzi di categoria euro 0 con altri di nuova generazione..
L’Unatras ha criticato la scelta del Governo di prevedere l’obbligo di montaggio del f.a.p, come unico strumento per combattere le polveri sottili emesse dai veicoli commerciali; infatti, l’esperienza registrata soprattutto in alcuni Comuni del nord Italia, fa ritenere che ai costi – non certo trascurabili - che l’impresa è costretta a sostenere per il montaggio e la manutenzione del dispositivo, non corrisponda un adeguato incremento della qualità dell’aria per cui, a giudizio dell’Unatras, la misura rischia di rivelarsi insoddisfacente..
I contenuti del Decreto non sono stati resi noti; in ogni caso, i rappresentanti del Governo hanno garantito che verranno recepite le istanze del mondo dell’autotrasporto che emergeranno nel prosieguo dei lavori del tavolo di confronto e che, in ogni caso, l’obbligo del f.a.p verrà introdotto con una certa gradualità soprattutto per i mezzi meno inquinanti (come gli euro 3).
Da Conftrasporto