Debutto di prestigio per l’ultimo nato della Casa torinese, un veicolo o meglio una gamma di veicoli che coniugano perfettamente potenza e produttività nell’assoluto rispetto dell’ambiente
Il parkour è una disciplina che considera la metropoli alla stregua di un percorso, e che impone di percorrere quel percorso il più possibile in linea retta, superando tutti gli eventuali ostacoli verticali sul cammino con creatività ginnica ed estetica: non siamo ancora ai furgoni che si arrampicano su per i muri, ma tra tanti possibili parallelismi, questo in particolare, scelto dallo staff Iveco per presentare il nuovo EcoDaily nell’evento torinese di mezza estate, è di certo di grande efficacia. Il parkour, infatti, ha innanzitutto il pregio di una spettacolare efficacia: arriva dappertutto superando qualsiasi ostacolo. E in più è, per così dire, un superamento dei propri limiti basato esclusivamente sulle proprie forze, in un certo senso “ecologico”: esattamente il tipo di immagine che qualsiasi furgone vorrebbe per sé, e quindi adattissima anche perl’ultimo nato della Casa torinese.«Nel segmento dei commerciali leggeri – ha spiegato Franco Miniero, sales & marketing vice-president – quello che più da vicino tocca l’ambiente urbano, mancava un prodotto capace di associare potenza e produttività con un bassissimo livello di emissioni ed EcoDaily risponde a questa domanda – non con un singolo veicolo, ma con una gamma completa, che comprende tutte le opzioni offerte dalla tecnologia automotive di oggi».Il contenuto ecologico si traduce nella gamma di motori Fiat Powertrain Technologies, che assicurano alte prestazioni e un pieno rispetto dell’ambiente. Iveco ha risposto ai nuovi criteri di omologazione dei veicoli commerciali leggeri per suddivisione in “light duty” e “heavy duty” proponendo una versione light a norma Euro 4 (grazie alla tecnologia EGR -Exhaust Gas Recirculation: ricircolo gas di scarico), con motori 2.3 e 3.0 Diesel Common Rail e, nelle motorizzazioni più potenti, con VGT (Variable Geometry Turbine). Il motore da 2,3 litri offre ora una potenza di 106 Cv e 126 Cv, e si va ad aggiungere alle versioni già disponibili da 96 Cv, 116 e 136. In aggiunta, il motore 3.0 litri con potenze di 146 e 176 Cv. Rientrano invece nella categoria “heavy duty” le due nuove versioni del motore 3,0 litri, rispettivamente da 170 e 140 Cv, quest’ultima disponibile dalla prossima primavera. Grazie a questi due propulsori diesel, caratterizzati da basse emissioni, oggi EcoDaily sarà già in possesso, a partire dal lancio, dell’omologazione EEV (Enhanced Environmentally-friendly vehicle), lo standard più severo previsto dalle normative europee in tema di emissioni.
Anche Bifuel
La gamma si completa con una versione Natural Power bifuel, con motore EEV, ottimizzata per il funzionamento a metano, e con un piccolo serbatoio di benzina da utilizzare in caso di emergenza: questo modello è progettato per soddisfare fin da oggi i futuri valori richiesti dalla normativa Euro VI, che prevede un livello di emissioni con limiti ancora più severi. Inoltre, il Daily è riciclabile, a fine ciclo d’utilizzo, per oltre il 90 per cento, in anticipo rispetto ai nuovi requisiti di legge, che entreranno in vigore nel 2015 e che al momento prevedono l’obbligatorietà all’85 per cento della loro massa per i veicoli commerciali fino a 3,5 ton.Particolarmente azzeccata, da questo punto di vista, la scelta del marchio torinese di utilizzare per la comunicazione targata EcoDaily un testimonia d’eccezione, quel Braccio di Ferro che non è solo un eroe classico di fumetti e cartoon, ma che è anche sinonimo di forza, una forza pulita: dopotutto, non c’è nulla di più verde degli spinaci. Molto interessanti anche le dotazioni tecnologiche dell’ultimo nato di Casa Iveco, a partire dai sistemi di sicurezza: è installato di serie su tutte le versioni il sistema ESP, con funzione supplementare Load adaptive Control (LAC) che lo ottimizza in funzione della distribuzione del carico tra gli assali, e che si aggiunge all’ ABS, e al sistema HBA (Hydraulic Brake Assist: assistente idraulico di frenata) per aumentare la capacità frenante in situazioni di emergenza, e infine all’Hill Holder, che evita l'arretramento in caso di partenze da fermo in pendenza.