“Non sorprende il forte calo registrato nel trasporto merci delle ferrovie: quando si sopprimono i treni merci o si abbandona la scelta non solo di potenziare, ma anche di mantenere almeno i punti di interscambio già esistenti, le conseguenze non possono che essere queste. Semplicemente disastrose, per l’economia e per l’ambiente”. Così il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio con delega ai trasporti e alla logistica, Paolo Uggè, ha commentato l’allarme lanciato dal presidente di Fercargo, Giacomo Di Patrizi, che ha denunciato come nel 2009 il trasporto ferroviario delle merci abbia registrato nel nostro Paese un calo ben superiore al 30 per cento e nel 2010 non solo non stia recuperando, ma continui ad arretrare, attestandosi secondo le prime stime a un ulteriore meno 8 per cento. “Patrizi ha giustamente sottolineato come negli ultimi quattro anni il traffico merci della ferrovia italiana sia continuamente diminuito mentre nei maggiori Paesi Ue, al contrario, il trasporto ferroviario di merci aumenti costantemente”, ha aggiunto Paolo Uggè, “e questo aggrava ancor di più un quadro già di per sè drammatico. Possiamo parlare purtroppo di un nuovo disastro ferroviario, fortunatamente senza incidenti e vittime, ma con conseguenze devastanti sulle imprese e sull’ambiente”.
Da Stradafacendo.tgcom.it