mercoledì, 30 Aprile 2025
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Impatti dei resi nell’eCommerce: soluzioni per una logistica sostenibile

Secondo Gianluca Sacchi, Head of Consumer Goods & Retail di BearingPoint Italia, il crescente fenomeno dei resi rappresenta una sfida significativa per il settore della logistica, con implicazioni che riguardano le emissioni di carbonio e i costi operativi delle aziende di e-commerce. In particolare, Sacchi evidenzia il problema del “wardrobing”, una pratica di restituzione fraudolenta che consiste nell’acquisto di beni, come abbigliamento o accessori, l’uso temporaneo degli stessi e il successivo reso per ottenere un rimborso completo.

Questa tendenza è particolarmente diffusa nei paesi del Nord Europa e negli Stati Uniti, dove il commercio elettronico è ampiamente consolidato. In Italia, sebbene in misura minore rispetto a questi paesi, il tasso di resi nel settore dell’abbigliamento è comunque significativo, pari al 12%.

Il fenomeno dei resi ha impatti rilevanti sia dal punto di vista ambientale che economico. Le emissioni di carbonio associate ai resi sono sei volte superiori rispetto alla spedizione iniziale dei prodotti, poiché spesso i resi non possono essere integrati nella catena di distribuzione standard. Dal punto di vista economico, il margine delle aziende si erode, in quanto i prodotti restituiti richiedono lavorazioni aggiuntive come stiratura e igienizzazione.

Le aziende di e-commerce si trovano di fronte a una sfida complessa: da un lato, i clienti si aspettano politiche di reso flessibili e convenienti, che includono spedizioni gratuite e rimborsi rapidi. Dall’altro, il fenomeno dei resi può generare costi insostenibili e avere un impatto negativo sull’ambiente.

Per affrontare questo problema, Sacchi suggerisce alcune soluzioni:

  1. Utilizzare i dati per comprendere i motivi dei resi e adottare strategie mirate per ridurli. Ad esempio, se molti clienti restituiscono prodotti a causa di problemi di taglia, è possibile migliorare le guide alle taglie.
  2. Sfruttare tecnologie emergenti come la realtà aumentata e virtuale per consentire ai clienti di provare i prodotti a distanza, riducendo la necessità di resi.
  3. Migliorare la conoscenza dei clienti attraverso sondaggi mirati e interazioni dirette per comprendere le loro esigenze e preferenze.
  4. Informare i clienti sugli impatti ambientali e pratici dei resi, incoraggiandoli a fare scelte consapevoli.
  5. Osservare le best practice del settore e considerare l’implementazione di politiche di reso a pagamento, come quella adottata da H&M nel Regno Unito, per ridurre il fenomeno.

In sintesi, i resi rappresentano una sfida per la logistica e l’ambiente, ma le aziende di e-commerce possono adottare strategie per mitigare il fenomeno e contribuire a una maggiore sostenibilità economica e ambientale del settore.

Redazione
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