Ieri a Roma i ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'Istruzione, la Regione Calabria, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Reggio Calabria, l' Autorità Portuale di Gioia Tauro e la società Rete Ferroviaria Italiana (RFI) del gruppo Ferrovie dello Stato hanno sottoscritto un accordo di programma quadro che prevede un investimento di oltre 459 milioni di euro per il Polo Logistico Intermodale di Gioia Tauro, progetto che definisce interventi – alcuni dei quali già in corso d'opera – sia nell'area portuale di Gioia Tauro che su parte del territorio regionale.
Il progetto di sviluppo dell'area si fonda su tre priorità strategiche: la preservazione della leadership del porto di Gioia Tauro nel traffico di transhipment, la realizzazione di un “Sistema Intermodale Eccellente” e l'insediamento nell'area di grandi operatori logistici-industriali nazionali ed internazionali. Per preservare la leadership del porto sono previsti interventi in grado di incidere sulla capacità dello scalo, sull'efficacia operativa dei concessionari e delle dogane. Il Sistema Intermodale Eccellente sarà realizzato tramite la creazione di un gateway, la rimozione dei vincoli logistici operativi in ambito portuale (“ultimo miglio”), la realizzazione di impianti destinati alla terminalizzazione ferroviaria e delle relative opere di raccordo alla rete ferroviaria nazionale ed al sistema di viabilità portuale e la rimozione dei residuali “colli di bottiglia” sul sistema ferroviario nazionale. Infine è prevista la realizzazione di un “Distretto Logistico” con l'obiettivo di creare le condizioni per l'insediamento di grandi operatori logistici e industriali.
«La sottoscrizione dell'accordo di programma quadro – ha commentato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti – è un nuovo importantissimo traguardo che abbiamo fortemente voluto e raggiunto in tempi brevissimi. Abbiamo lavorato con grande impegno affinché le risorse non andassero perdute e siamo riusciti anche ad incrementare sensibilmente la cifra originaria. La creazione del Polo Logistico Intermodale consentirà l'insediamento grandi operatori della logistica nazionali ed internazionali, con notevoli ricadute occupazionali per l'economia calabrese. È una nuova testimonianza che per noi l'area di Gioia Tauro rappresenta un punto di riferimento nel cuore del Mediterraneo». «Si tratta – ha aggiunto – dell'ennesima azione concreta da parte di questa giunta regionale e sono certo che è solo l'inizio: auspico un imminente impegno per inserire ulteriori risorse nel Piano di Rilancio per il Sud e colmare il gap infrastrutturale con le altre Regioni».
«Con l'enorme finanziamento che conquistiamo (abbiamo guadagnato il triplo delle risorse previste originariamente) – ha rilevato l'assessore regionale al Bilancio e programmazione, Giacomo Mancini – doteremo la nostra Regione di un porto altamente competitivo nel sistema europeo e di un moderno sistema infrastrutturale ferroviario che colmerà tanti gap che affliggono la nostra terra. E insieme guideremo la definizione di un nuovo sistema di trasporti interregionali (ad iniziare dalla direttrice Gioia-Metaponto-Taranto-Bari) che coinvolgerà le altre regioni del Sud e che permetterà alla Calabria e all'intero Mezzogiorno di proiettarsi all'interno delle grandi direttrici definite dall'Unione Europea. Insomma, da Regione marginale ed emarginata, la nuova Calabria di Scopelliti inizia a diventare guida e propulsore di sviluppo».
L'ente regionale ha ricordato che la cifra originaria prevista per l'esecuzione del progetto era di 163,3 milioni di euro e che, successivamente, la Regione, grazie all'azione propositiva favorita dalla Commissione Europea e dal ministero delle Infrastrutture, con l'apporto di RFI in qualità di soggetto attuatore e gestore delle opere, ha messo in cantiere un ulteriore investimento di 296 milioni di euro (di cui 153 milioni circa di “risorse fresche”). Tale impegno ha consentito non solo che l'investimento iniziale non andasse perduto a causa del mancato rispetto dei tempi dettati dall'Unione Europea, ma anche una sensibile crescita della cifra disponibile.
Da Informare