venerdì, 29 Marzo 2024
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Daf 460: ready for 2013

Sono poche le novità del veicolo da cava cantiere Daf FAD CF (85.460) rispetto al modello precedente, ma sono tutte sostanziali e all'insegna di un rinnovato comfort per il conducente, oltre che volte al rispetto delle severissime norme antinquinamento (Eev)

Giornata fantastica a tutto vantaggio del lavoro del fotografo e dei nostri lettori che potranno ammirare al meglio le caratteristiche, anche cromatiche, del nuovo cava cantiere Daf. Il test di questo mese si riferisce al vertice della gamma cava cantiere della casa olandese e più precisamente al FAD CF 85.460 8X4 che si è reso più semplice e più divertente alla guida grazie all'adozione di un cambio robotizzato ZF AsTronic a 12 marce con overdrive che prevede il settaggio della modalità off road e a quella stradale grazie ad un solo comando.

Rimane “confermato” il generoso propulsore, ovvero il motore Paccar MX340, a sei cilindri da 12,9 litri, già adottato dal Daf XF105. Eroga 460 CV (340 kW)  ed una robusta coppia di 2.300 Nm, ma è disponibile anche con il 410 CV 300 kW Euro 5 (entrambi con SCR e AdBlue) sistema Eas (post trattamento delle emissioni di scarico). Il motore Paccar MX da 12,9 litri, identico a quello adottato dagli stradali Daf XF105, eroga una coppia di 2.300 Nm disponibile in modo continuo ed uniforme da 1.000 a 1.410 giri/min. Realizzato secondo le più recenti tecnologie è estremamente elastico e particolarmente attento ai consumi come da tradizione Daf.

Anche i costi di gestione sono sotto controllo con intervalli di assistenza fino a 100.000 km che si possono prolungare sino a 150.000 con l'utilizzo di olio sintetico e l'uso di un filtro centrifugo.

Il freno motore integrato (MX), disponibile in opzione, funziona contemporaneamente al freno motore allo scarico ed ha una resa combinata di 210 kW a 1.500 giri e di 320 kW a 2.100 giri. Per il controllo delle emissioni, Daf adotta la riduzione catalitica selettiva mediante un catalizzatore, dotato di un’unità di dosaggio e di un serbatoio di AdBlue con una capacità  “sincronizzata” con l’autonomia offerta dal serbatoio del carburante. I gas di scarico transitano attraverso il catalizzatore dove viene immesso AdBlue, innescando in tal modo una reazione chimica che riduce i NOx, trasformandoli in acqua e azoto, con un consumo di additivo calcolato

tra 0,5 e 1,5 litri circa per 100 Km.


Eev, la sostanziale novità

Ma è all'uscita del catalizzatore dove si rivela la sostanziale differenza rispetto al modello precedente. Un imponente filtro passivo ora si occupa di ridurre di oltre il 50  per cento il particolato ancora presente nei fumi di scarico promuovendo di fatto il Daf CF 85.460 a veicolo pronto per il 2013, ovvero in grado di ottemperare alle rigidissime norme antinquinamento, definite Eev.

Eev è l'acronimo di “enhanced environmentally friendly vehicle”, in altre parole “veicolo ecologicamente avanzato”, che caratterizza i veicoli a motore endotermico con emissioni

inferiori a quanto stabilito dalle leggi vigenti (Euro 5 del 2009). In particolare vi sono due grossi vantaggi che si riscontrano in questo tipo di motorizzazioni: bassa fumosità e drastico abbattimento dei livelli del particolato. L'utilizzo di tale filtro rende i motori Eev Paccar addirittura più puliti anche di quelli alimentati a gas naturale compresso (Cng, compressed natural gas).

Saliamo sulla cabina di guida  ponendo il piede sull'ormai indispensabile gradino flessibile ed osserviamo la seconda novità di rilievo, questa volta di carattere esclusivamente estetico: ora gli specchi retrovisori sono in tinta con la carrozzeria, mentre all'interno il cockpit è praticamente identico al modello precedente. Sono molte le opzioni disponibili: oltre agli

accessori di serie come il tachigrafo digitale (Stoneridge) ed il sedile del conducente, Comfort Air,  è possibile ottenere il volante in pelle, il Kit vivavoce, il climatizzatore automatico, oppure gli specchi a regolazione elettrica.

E ancora, oggi è possibile ottenere la predisposizione, in opzione, al sistema Daf telematics system (Dts), già operativo in Germania (mentre è in fase di implementazione nel nostro Paese) che consente l'integrazione di un sistema di navigazione e di comunicazione a sua volta integrato in un display inserito in una unità di controllo sul cruscotto. Le funzionalità del Dts comprendono la possibilità di invio e di ricezione dei messaggi, la trasmissione della posizione del veicolo, nonché il collegamento per videocamere esterne e connettori USB, disponibili sempre sul cruscotto. Tutti i veicoli della serie CF dispongono, inoltre, del sistema Bbm (Bodybuilder Module), Modulo Costruttore Carrozzeria, una sorta di interfaccia che semplifica l'accoppiamento meccanico ed elettrico tra il veicolo e l'allestimento e che riduce sostanzialmente il cablaggio necessario tra lo stesso veicolo e la sovrastruttura fornita dall'allestitore.

 

Ottima insonorizzazione

Le sospensioni sono classiche, meccaniche a balestra: le anteriori paraboliche e le posteriori trapezoidali. Il sistema frenante è equipaggiato di serie di Abs, Ebs con Brake Assist ed Smr (Schlepp Moment Reglung), ovvero assistenza antislittamento ed è costituito da dischi ventilati sull'asse anteriore, mentre sul ponte posteriore sono presenti i classici freni a tamburo.

Per neutralizzare rumori di vario genere (cigolii e scricchiolii) che potrebbero manifestarsi durante la guida su terreni accidentati anche su questo modello sono montati i “silent block” perfetti per limitare il fondo corsa del gruppo ammortizzante, ed aumentare di conseguenza anche la silenziosità. Da sottolineare che è rimasto invariato in questo nuovo modello l'angolo di attacco di 27 gradi. Mentre raggiungiamo una postazione elevata che consentirà al nostro fotografo di scattare ottime immagini al nuovo veicolo Daf, eseguiamo un check al rumore in cabina con il motore a circa 1.300/1.350 giri: solo 68.5 dB (A), valore davvero eccellente.

Ottimo, insomma, il lavoro ottenuto dagli ingegneri a riprova di una sempre maggiore attenzione verso il comfort offerto da  questi veicoli che fanno del lavoro duro la loro principale “mission”.

 

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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