domenica, 8 Dicembre 2024
HomeUltim'oraCaro gasolio: emergenza ancora irrisolta

Caro gasolio: emergenza ancora irrisolta

La CNA-Fita scrive al presidente Monti e chiede tre cose: la sterilizzazione dell'Iva sulle accise, una decisa liberalizzazione della distribuzione carburante e una Borsa europea del petrolio
 
La Presidente nazionale Cinzia Franchini ha scritto una lettera aperta indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti sull'emergenza del prezzo del gasolio, definendolo un prezzo selvaggio del tutto fuori controllo. Un prezzo che pone l'Italia fuori dal mercato europeo, con circa 0,27 centesimi in più rispetto alla media europea a 27 che fissa il prezzo alla pompa ad 1,465 euro. Nella lettera la presidente Franchini evidenzia come un autotrasportatore italiano oggi è costretto a pagare 33 centesimi in più di un suo collega francese, oltre 20 centesimi di quello tedesco, 35 centesimi di quello spagnolo, 33 centesimi di quello austriaco e ben 43 centesimi in più di quello sloveno. Una competizione impari, anzi inesistente perché “inesistente” in Italia è la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti.
 
Il rischio di nuove proteste. Nella lettera Cinzia Franchini denuncia il superamento della soglia psicologica di 1,8 centesimi definendola come drammatica ed insostenibile per l' autotrasporto italiano. Se non si correrà ai ripari in tempi brevi per la Franchini sarà inevitabile la protesta della categoria e anche gli utili interventi relativi la trimestralizzazione del rimborso delle accise verranno vanificai da questa folle corsa al rialzo dei prezzi alla pompa.
 
La proposta. La Franchini nella lettera, in conclusione, avanza le proposte che la CNA-Fita nel breve come nel lungo periodo ritiene necessarie per un approccio risolutivo per il problema caro-gasolio:
 
1 – Nel brevissimo periodo la Cna Fita propone, in linea con i precedenti interventi del Governo, la sterilizzazione dell'iva sulle accise. Un provvedimento che porrebbe fine all'orrendo fenomeno delle tasse sulle tasse reso ancora più gravoso dallo stesso incremento dell'aliquota iva recentemente introdotta.
 
2 – Nel medio lungo periodo invece l'associazione degli autotrasportatori invita l'Esecutivo ad un più deciso e risoluto intervento nella liberalizzazione della distribuzione dei carburanti in modo che il mercato possa autonomamente calmierare il prezzo alla pompa, basata sull'incontro tra offerta e domanda. La stessa CNA-Fita già dal 25 luglio ha aderito alla proposta di liberalizzazione fatta dalla Faib-Confesecenti e dalla Fegica-Cisl denominata “Libera la benzina”.
 
3 – Infine la CNA-Fita ha invitato il Presidente Monti a farsi autorevole promotore in Europa per l'istituzione di una “Borsa europea del petrolio” che possa mettere il più possibile al riparo dalla volatilità dei prezzi i mercati nazionali.

Da Cna Fita

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
X