Il futuro del cabotaggio fra i grandi temi di discussione.
Si è tenuta a Bruxelles lo scorso 28 febbraio l'audizione europea per fare il punto sullo stato del mercato comunitario dell'autotrasporto e valutare, fra le varie iniziative da prendere in futuro, anche la questione dell'apertura del cabotaggio.
Un Gruppo di Alto Livello composto da docenti rinomati a livello internazionale ha interloquito con tutti i rappresentanti di categoria e dei governi presenti, insieme alla Commissione europea.
“Come UETR abbiamo ribadito sia alla Commissione UE che agli esponenti governativi che il divario economico, sociale, legislativo e di controlli fra stati europei è ancora troppo grande. La concorrenza sleale ed il dumping sociale da parte di vettori di determinati paesi è ben lontano dall'essere risolto, dunque il cabotaggio non può essere liberalizzato”, afferma Francesco Del Boca, Presidente di Confartigianato Trasporti e di UETR, l'unione europea delle associazioni del trasporto in conto terzi.
“Sempre più attori a livello nazionale negli altri stati chiedono un forte regime di responsabilità condivisa per i committenti che ordinano viaggi in cabotaggio ad imprese non residenti. All'audizione abbiamo sentito posizioni in tal senso da inglese, francesi e tedeschi. Di ciò sono personalmente molto compiaciuto poiché è stata la Confartigianato Trasporti, attraverso UETR, a chiedere per prima a livello comunitario l'attuazione di un pieno ed effettivo regime di co-responsabilità di tutta la filiera del trasporto: da tempo ci battiamo per questo sui tavoli di Bruxelles, ed il messaggio inizia a passare”, ha aggiunto.
Da Confartigianato Trasporti