giovedì, 10 Ottobre 2024
HomeVeicoliVEICOLI A CELLE COMBUSTIBILI: CLIMA E PETROLIO SPINGONO SLL’ACCELERATORE

VEICOLI A CELLE COMBUSTIBILI: CLIMA E PETROLIO SPINGONO SLL’ACCELERATORE

LONDRA – Nuova accelerata per i veicoli elettrici a celle combustibili (FCEVs). Il prezzo del petrolio che continua a oscillare, la crescente ansia nei confronti della sicurezza delle fonti di energia e l’urgenza di ridurre le emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera sono all’origine di una nuova spinta allo sviluppo e alla commercializzazione di questi veicoli.


I governi federali e locali stanno finanziando in modo attivo la tecnologia per le celle combustibili. Ci si attende, dunque, nel medio termine un ulteriore sviluppo della tecnologia, la standardizzazione nella produzione e stoccaggio dell’idrogeno e una crescita sostanziale nella costruzione dell’infrastruttura necessaria. E fra le industrie automobilistiche impegnate in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di questi veicoli c’e’ anche la Fiat.


Una nuova analisi di Frost & Sullivan (http://www.automotive.frost.com), Strategic Analysis of Global Market for Fuel Cell Electric Vehicles, rileva che il mercato globale delle vetture elettriche a celle combustibili raggiungera’ i 120 mila veicoli entro il 2015.


Il mercato dei FCEV e’ appena in fase di partenza, con la Honda che ha iniziato il leasing dei veicoli FCX ai primi gruppi di clienti. L’espansione sara’ per ora limitata a quelle aree dotate dell’infrastruttura necessaria. Le stazioni di rifornimento ad idrogeno rappresenteranno, infatti, uno dei problemi principali alla diffusione di questi veicoli. Si prevede, infatti, che attorno al 2015 cominceranno ad aumentare. Questo vuol dire che soltanto dopo il 2016 ci si potra’ attendere una crescita sostanziale e la relativa produzione di massa. “Leggi ambientali sempre piu’ stringenti, l’interesse dei consumatori e la presenza di incentivi fiscali sono fattori importantissimi nello sviluppo dei FCEVs – fa notare l’analista di Frost & Sullivan Anjan Hemanth Kumar -. L’European Road Transport Research Advisory Council (ERTRAC – Consiglio Europeo per la Ricerca del Trasporto su Strada) ha suggerito una riduzione del 40% nelle emissioni di CO2 per il 2020, stimata a circa 95g/km di emissione”.


Sul fronte degli incentivi, sono stati definiti diversi sostegni fiscali per i consumatori e i produttori nell’ambito dei FCEVs sia in Giappone sia in Europa. Il governo degli Stati Uniti offre un bonus di 8 mila dollari per i veicoli leggeri fino al 2009, per poi ridurre questa somma a 4 mila dollari. Crediti fiscali sono, inoltre, disponibili nel momento in cui i veicoli a celle combustibili entrano in commercio. Tuttavia, l’alto costo della tecnologia FCEV per la produzione dei tubi di scarico, delle batterie e la trasmissione elettrica rimane uno degli ostacoli maggiori al suo sviluppo. Il catalizzatore al platino per il tubo di scarico e’ la causa principale dei costi elevati e ci si aspetta che i consumatori dovranno inizialmente pagare un prezzo maggiore che aiuti a coprire i costi di produzione e di investimento nella ricerca e sviluppo. “Bisogna, inoltre, sottolineare che i produttori di componenti e gli istituti di ricerca non hanno ancora trovato un modo di rendere la produzione dell’idrogeno sufficientemente economica – spiega Kumar -. L’idrogeno puo’ essere compresso fino a un decimo del suo volume allo stato criogenico, ma ci sono problemi a una temperatura attorno ai -250 gradi centigradi o a una pressione di 700 bar allo stato gassoso”.


Oltre ad essere uno dei leader di mercato per i veicoli CNG (a gas naturale) al fine di essere in conformita’ con i parametri di emissione EURO 5 in un periodo di breve/medio termine, la Fiat ha partecipato attivamente alla ricerca e alla promozione dei veicoli a celle combustibili quale soluzione di lungo termine ai problemi ambientali.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
X