Il serpente di più di 80 autotreni, lungo quasi due chilometri, che ha sfilato per oltre 4 ore questa mattina lungo la corsia di marcia del Grande Raccordo Anulare, “ha inviato un preciso segnale al governo: senza un approccio serio e concreto per la soluzione di almeno i quattro punti che potrebbero garantire la sopravvivenza al settore, i toni della protesta saranno destinati inevitabilmente ad alzarsi”.
A lanciare un segnale preciso al governo e in primis al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è il presidente di Trasportounito Fiap, l’organizzazione di rappresentanza dell’autotrasporto che ha da poco terminato la sua manifestazione alle porte di Roma.
Secondo Pensiero “il tempo delle parole e delle promesse vaghe è ormai definitivamente superato”. Gli autotrasportatori attendono risposte immediate e urgenti su quattro temi che non comportano – ed è questa una grande novità nelle vertenze dell’autotrasporto – oneri a carico dello Stato, ma che sono invece finalizzati a consentire il recupero dal mercato degli oneri di servizio sostenuti dalle imprese di trasporto su gomma.
Le quattro misure sono:
– Pagamento tassativo dei servizi di trasporto a 30 giorni;
– Copertura certa e semplificata dei costi di sicurezza dei servizi di autotrasporto;
– Divieto di effettuare intermediazione pura nell’autotrasporto di merci in conto terzi;
Controlli e limitazioni al cabotaggio stradale con la richiesta a Bruxelles dell’applicazione della norma di salvaguardia (come attuato dalla Francia).
Da Trasportounito-Fiap