sabato, 20 Aprile 2024
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LA CATENA DEL FREDDO A “ZERO GRADI”

La catena del freddo resta uno dei comparti più dinamici del nostro settore, oltre che di primaria importanza per la salute e la sicurezza della nostra società. Per questo motivo è fondamentale avere precisi regolamenti e operatori efficienti, la cui attività sia sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico. Esistono però sensibili differenze tra Italia e resto dell’Europa, sia a livello normativo che operativo.

È stato questo il focus del workshop Zero Gradi, ormai appuntamento fisso del calendario di TForma e punto di riferimento degli operatori di questo specifico settore. Il sottotitolo di questa terza edizione è stato: Sicurezza, normative e best practice nel trasporto a temperatura controllata. Il tema è semplice: raffrontare le norme e le regolamentazioni di questo tipo di trasporto in Italia e all’estero, con particolare attenzione al mercato francese. Per questa ragione, alla tavola rotonda hanno partecipato Stéphane Frederich, CEO di DSF72, primario operatore logistico d’Oltralpe, Matteo Sanna, amministratore delegato di Log-In Group, leader nel trasporto alimentare e Roberto Wohlers, sales manager di Chiggiato Trasporti, specializzato nel trasporto farmaceutico.

Ha aperto l’incontro Paolo Volta, giornalista e consulente di economia dei trasporti, offrendo una panoramica del mercato. Un mercato ancora in crescita (+2,9% il comparto del farmaco rispetto al 2016), con sostanziali cambiamenti nel paniere dei consumatori. Nei settori alimentare e farmaceutico, lo scopo della catena del freddo è quello di mantenere i prodotti a una bassa temperatura durante tutte le fasi del processo. La catena del freddo è il ciclo attraversato da tutti i prodotti, alimentari e farmaceutici, che durante il percorso dal produttore al consumatore hanno bisogno di essere mantenuti ad una data temperatura costante, che ne preserva qualità, igiene e sicurezza.

È importante il mantenimento della catena del freddo”. Con questa espressione il legislatore fa comprendere il valore del controllo delle temperature durante tutte le fasi della supply chain per ridurre il rischio di shock termici che possono alterare le proprietà dell’alimento o del farmaco.

Ed è stato proprio Mauro Sarrecchia, consulente di normative del trasporto e rappresentante di Assotir, che ha fatto un quadro sulle leggi che regolano questo comparto in Italia e nel resto d’Europa, dando poi vita alla tavola rotonda con gli operatori internazionali presenti al tavolo dei relatori (DSF72, Log-In Group e Chiggiato Trasporti). La principale problematica che è emersa è che non si è mai riusciti a realizzare un “ATP europeo” sia a causa di motivi di natura economica, che geografica. Ciò comporta enormi difficoltà da parte delle aziende che operano in questo settore e grande confusione. Eppure, oggi abbiamo tutte le tecnologie a disposizione per migliorare e ottimizzare la distribuzione di prodotti che necessitano della temperatura controllata, mancano solo le giuste norme e regolamenti. Il focus deve essere duplice: da una parte l’efficienza del trasporto stesso, e dall’altra la sicurezza delle derrate trasportate.

Fondamentale il ruolo dei costruttori e dei componentisti del settore che hanno la responsabilità di rendere efficiente ed efficace il trasporto di prodotti alimentari e farmaceutici.

Insieme al veicolo, per esempio, lo pneumatico è un elemento fondamentale per rendere efficace il trasporto. La digitalizzazione del servizio permette di rispettare il timing delle consegne e ottenere la massima affidabilità del prodotto. Gabriele Insardà, Marketing Manager Commercial di Goodyear Dunlop Tires Italia, ha illustrato le soluzioni che oggi sono a disposizione per migliorare l’uptime degli operatori.
A sua volta Cristiano Sturaro, direttore generale di SAF-Holland Italia, ha spiegato come le nuove tecnologie applicate agli assali, che non sono più soltanto un “pezzo di ferro”, siano in grado di venire incontro alle specifiche esigenze degli operatori della catena del freddo. Anche in questo caso la connettività e la digitalizzazione ricoprono e ricopriranno sempre di più un ruolo fondamentale nella manutenzione e nella gestione dei veicoli e dei rimorchi.

Protagoniste del workshop Zero Gradi, infine, le innovazioni del freddo Lamberet. Il costruttore francese, leader in Italia e in Europa per il trasporto a temperatura controllata, ha presentato le ultime novità in tema di “sicurezza e innovazione” per un trasporto sempre più efficiente e sostenibile. Soluzioni che vanno da 1 a 100 m3 caratterizzate da multi-temperatura, tecnologia e software all’avanguardia.

Dal 1935, anno della sua fondazione in Francia, a oggi sono infatti tantissime le soluzioni elaborate e messe in campo da Lamberet, conosciuto anche come “l’anello forte della catena del freddo” che, perfettamente in linea con le esigenze di eco-sostenibilità sempre più sentite, sta diventando “l’anello verde della catena del freddo”. Basti pensare a Green Liner per esempio, l’SR2 che garantisce affidabilità, robustezza e risparmio energetico grazie alla combinazione carrozzeria-telaio più leggera presente sul mercato: il suo peso a vuoto, inferiore di una tonnellata rispetto alla media del settore, è il modo più efficace per lottare contro il consumo di gasolio e l’emissione di CO2. Oppure a Zero Petrolio, l’innovativa tecnologia con un sistema di refrigerazione criogenica azoto di ARIA LIQUIDA che garantisce un trasporto 100% ecologico con lo 0% di particelle inquinanti. E ancora ad AeroSR2, la nuova generazione di semifrigo in arrivo nel 2019 arricchita con diffusori ad aria aerodinamici integrati a livello di telaio e porte, a beneficio dei consumi.

Ismaele Iaconi, Commercial & Marketing Director di Lamberet S.p.A. afferma: “Con il payoff Innovation 1st vogliamo indicare gli strumenti e le nuove tecnologie che applichiamo al trainato e alla consegna dell’ultimo miglio, per assicurare la qualità e la sicurezza che questo tipo di trasporto richiede. Le soluzioni che abbiamo sviluppato e che stiamo sviluppando, strizzano l’occhio anche alle esigenze sempre più sentite di una mobilità ecosostenibile. Per fare degli esempi concreti, con RENAULT sul veicolo commerciale Kangoo ZE abbiamo sviluppato le pile celle combustibile che alimentano il gruppo frigorifero elettrico (KERSTNER di produzione LAMBERET) e il motore elettrico del veicolo commerciale, aumentandone l’efficienza in termini di Km percorsi. Per le motrici da veicolo industriale abbiamo sviluppato delle soluzioni criogeniche e per i semirimorchi LAMBERET SR2 abbiamo sviluppato una soluzione ad azoto liquido con il colosso Air Liquide”. “Con i nostri mezzi”, continua Iaconi, “siamo in grado sia di far arrivare la merce nei pressi delle aree metropolitane, grazie ai semirimorchi SR2, sia di raggiungere il cuore delle città nella distribuzione urbana dell’ultimi miglio con casse isotermiche allestite su motrici o su veicoli commerciali leggeri, telai cabina“.

Un esempio di queste è stato possibile grazie ai veicoli esposti nel parco adiacente alla Villa, ovvero il nuovo furgone coibentato Volkswagen Crafter specifico per il trasporto del farmaco con certificazione Pharmasafe+ e per il trasporto agro-alimentare, invece, un Iveco Daily 35C15 allestito con cassa New Frigoline e gruppo frigo THERMO KING V 500/20 gas 134A.
Di qualità «Isolazione Rinforzata», con pannelli di spessore minimo 85 mm composti in gel-coat antibatterico-poliestere-poliuretano, equipaggiati di inserti in alluminio e creati secondo le direttive d’igiene HACCP.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile
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