Traspotare Oggi ha portato a spasso sulla tangenziale di Milano uno Scania R560 LA 4×2 MNA, equipaggiato con uno dei motori più apprezzati dall’utenza italiana, un 8V da 16 litri.
Una passione che, per quanto rimanga inalterata nel tempo, coi tempi che corrono deve fare i conti con il carattere poco parsimonioso di questo motore. Ma oggi si è ben riusciti a conciliare passione e portafoglio arrivando, a nostro avviso, a un ottimo compromesso che trasforma l’8V in un sogno che oggi ci si può permettere.
La nostra prova, che potete leggere per intero sul numero di dicembre-gennaio di Trasportare oggi, si è svolta lungo la trafficatissima Paullese, in direzione Cremona, Mantova, e ritorno via autostrada, dove l’R560 ha finalmente potuto mostrare non solo i muscoli ma anche tutta la sua parsimoniosità. Un percorso di pianura, qualche saliscendi non impegnativo, diversi attraversamenti urbani, autostrada quanto basta e tangenziale trafficata.
Il motore, come abbiamo già detto, è l’8V da 16 litri nella taratura da 560 CV, motore che rientra nel programma Ecolution, assieme a tutti gli altri motori in linea ma che esclude i due V8 più potenti, ovvero il 620 e il 730 CV. E con questo motore, e i rapporti un po’ lunghi, si fanno miracoli senza per questo perdere in brillantezza. Certo il percorso pianeggiante ha dato una mano a contenere i consumi, ma a compensare la situazione ci ha pensato il traffico che ha richiesto il suo tributo senza fare sconti.
LA CABINA
L’R560 della nostra prova è equipaggiato con una cabina CR19 Highline che per l’occasione si presenta con l’allestimento Platinum e che risponde nel migliore dei modi ai requisiti dello “stile” Scania. Si tratta di una cabina non certo modernissima (il suo esordio risale al 2005) ma comunque costantemente aggiornata, tanto da ospitare le più recenti strumentazioni Scania come ad esempio l’Active Prediction cruise control, regolatore di velocità che, utilizzando i dati del GPS per leggere la posizione del veicolo e prevedere la topografia della strada ancora da percorrere, consente di risparmiare fino al 3% di gasolio. La velocità di crociera viene regolata prima di iniziare il tratto in salita (o discesa); i dati della mappa sono archiviati nello Scania Communicator in cui è integrato il posizionamento GPS, e il sistema interagisce con la gestione del motore allo scopo di controllare la velocità del mezzo. Naturalmente i massimi vantaggi si ottengono su percorsi irregolari con continui saliscendi a fronte di una perdita di tempo valutabile in pochi secondi ampiamente controbilanciata dal risparmio di carburante. Il posto di guida è piacevole, con la plancia ricurva verso il sedile di guida; purtroppo il tunnel motore è abbastanza ingombrante, almeno per le gambe. Eccellente invece l’isolamento acustico che permette di sentire il rombo del motore ma senza che questo risulti fastidioso. La strumentazione, ben raggruppata, risulta di chiara e facile lettura grazie anche alla possibilità di regolare la posizione di guida (sedile e inclinazione volante) in maniera millimetrica. Esternamente la cabina Highline è quella che personalmente preferiamo: alta ma equilibrata, grande ma non mastodontica, curata ma non raffinata. Notevole l’attenzione data all’aerodinamica come nel caso delle prolunghe in gomma applicate ai deflettori retrocabina che riducono le turbolenze, un ulteriore contributo viene dalle minigonne bene accordate agli pneumatici posteriori che non solo migliorano l’aerodinamica, ma migliorano sensibilmente l’estetica.
IL COMFORT DI SEMPRE
L’abitabilità di questa cabina non è certo in discussione, quello che potrebbe essere un punto oscuro è la rapportatura lunga (che però fa consumare meno). Il motore comunque si mostra brillante e pronto, grazie anche ai 2700 Nm di coppia massima che si fanno sentire all’occorrenza e che offrono una bella sensazione di potenza sempre pronta. Sul cambio nulla da eccepire, è silenzioso, preciso, rapido negli innesti. La guida è sempre agevole, e anche in mezzo al traffico caotico della Paullese non ci si affatica mai, la visibilità è abbastanza buona e, nonostante il fondo stradale degno di un Paese del terzo mondo, gli scossoni in cabina giungono bene ammortizzati anche se la sensazione percepita è di una cabina tutt’altro che morbida. Eccellenti anche i freni, e questa volta parliamo anche di quelli di servizio visto che con il traffico intenso e le continue deviazioni che hanno caratterizzato la prima parte della prova sono stati spesso chiamati in causa senza troppi complimenti. E loro, senza troppi complimenti e con una apprezzabile prontezza, hanno mostrato il loro valore. Nella rimanente parte di prova, forse con qualche eccezione in prossimità di semafori dal rosso improvviso, il lavoro è stato svolto dal freno motore, potente (ma non eccessivo) e più che sufficiente ai normali impieghi stradali, per i quali, con i suoi 304 kW, mostra di essere più che adeguato.
AMA L’AUTOSTRADA
La media più elevata (80,38 km/h) è stata ovviamente ottenuta in autostrada e precisamente tra Piacenza Nord e la barriera A1. Su questo tratto abbiamo anche ottenuto la miglior prestazione in termini di consumo, con un valore di 4,02 km/l. Eccellenti prestazioni anche sull’altro tratto autostradale, quello tra Cremona e Piacenza Nord, che è stato percorso ad una media di poco inferiore agli 80 km/h e con un consumo di 3,70 km/l. Sul versante opposto, ovvero quelle delle prestazioni peggiori, troviamo il tratto tra l’imbocco della Paullese e Crema che abbiamo coperto alla media di 44,38 km/h e con un consumo di 2,68 km/l; anche in questo caso le prestazioni peggiori della giornata sia in termini velocistici sia di consumi. E’ però doveroso specificare che questo tratto era interessato da una serie di lavori stradali, semafori e un traffico ulteriormente accentuato dai rallentamenti causati da lunghi tratti ad una sola corsia. Osservando i dati in tabella si evidenzia un forte equilibrio del veicolo laddove le condizioni del traffico sono normali, con percorrenze comprese tra i 3,13 e i 3,77 km/l viaggiando su strade ordinarie a medie superiori ai 60 km/h. Certo il 560 ama l’autostrada dove dà il meglio di sé, ma mostra di sapersi far valere anche su strade ordinarie e soprattutto di essere parsimonioso.