Conto alla rovescia per il macchinista unico sui treni merci italiani. È quanto annuncia Sbb-Cargo Italia, la società interamente controllata da Sbb Cargo Cargo AG (gruppo Sbb-Cff-Ffs, le Ferrovie Federali Svizzere), attiva nel nostro paese dal 2003 con 257 dipendenti, di cui 152 macchinisti e 47 verificatori.
«Tra i nostri obiettivi per il 2010 – ha spiegato l’amministratore delegato del vettore italo-svizzero – c’è l’introduzione dell’agente unico sui treni, laddove lo riteniamo opportuno, dal momento che abbiamo investito miliardi di franchi per rendere i nostri locomotori adeguati agli standard richiesti per operare con agente unico». Terranova ha precisato che «ci sono standard di servizio, di efficienza e di prezzo europei a cui ci dobbiamo adeguare e con l’agente unico di bordo possiamo impiegare l’altro macchinista disponibile per muovere un altro treno». «Attendiamo il consenso sindacale – ha aggiunto – anche se finora i sindacati non ne hanno neanche voluto sentir parlare, ora dobbiamo decidere se convocare nuovamente le organizzazioni o se partire comunque da soli». Terranova ha poi escluso che la decisione possa servire per risparmiare sul personale: «È assolutamente da escludere – ha spiegato – perché sarebbe assurdo per noi aver impiegato tante risorse, fino a 52.000 euro a persona, per formare una squadra di macchinisti come la nostra e poi mandarli via». Con un solo guidatore a bordo, secondo il manager, «noi possiamo essere nelle condizioni di dire di sì a qualche cliente in più».
Nonostante la crisi e il calo dei volumi registrati dalla casa madre, che ha chiuso il 2009 con ricavi da traffico in calo del 12,3% a 915,6 milioni di franchi, una produzione in calo del 7% a 11,67 miliardi di tonnellate/Km e una perdita operativa di 62,5 milioni di franchi, Sbb Italia ha incrementato del 24% la propria produzione passando da 914 milioni a 1,13 miliardi di tonnellate/Km.
Da Shippingonline