venerdì, 19 Aprile 2024
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Ruote Libere: “Caro carburante, il taglio di 8 centesimi elemosina offensiva per l’autotrasporto”

Non tutti sono contenti dei tagli contenuti nella bozza governativa sul “caro carburante”.

“Se il tanto atteso taglio delle accise sui carburanti, previsto dal Decreto Energia,  si riduce a soli 8,5 centesimi al litro per 30 giorni si tratta davvero di una elemosina offensiva per tutti gli operatori del trasporto merci che da mesi stanno sopportando costi fuori controllo, con il gasolio stabilmente sopra i due euro. A questo si somma che ancora oggi non si conoscono i termini economici riguardanti la riduzione delle accise, solo per gli autotrasportatori, annunciati ieri con l’ennesimo deludente accordo sottoscritto dalle associazioni presenti all’Albo e la vice ministra Bellanova”. A parlare è la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini.

“Dallo sconto sui pedaggi passando per la formazione, fino ad arrivare all’ ennesima revisione di normative già vigenti, il protocollo d’intesa di fatto conferma lo stanziamento di centinaia di migliaia di euro in contributi fruibili attraverso l’intermediazione, costosa per gli autotrasportatori, vantaggiosa per le associazioni – continua Cinzia Franchini -. La domanda essenziale, riferibile alla emergenza del caro gasolio, resta però inevasa: di quanto verrà ridotto il costo del carburante agli autotrasportatori? O il taglio annunciato nella giornata di ieri dalla Bellanova è già stato cassato dal Ministero dell’Economia?? Su questo nell’accordo si cita solamente un aumento del bonus sulle accise, senza quantificare l’incremento. In base a affidabili indiscrezioni si parla di un taglio di appena 7 centesimi al litro, spiccioli peraltro applicabili in base alla normativa vigente solo a veicoli Euro 5 e Euro 6, escludendo così quasi il 50% del parco veicolare pesante del conto terzi. Ebbene, se questa è stata la base per firmare il protocollo di intesa siamo di fronte all’ennesima presa in giro subita dai tanti imprenditori che chiedevano un sostegno immediato e concreto. La rappresentanza per definizione è chiamata a tutelare le esigenze del settore di riferimento, purtroppo accade il contrario: le associazioni sembrano essere i cani da guardia della protesta, censurando le azioni spontanee, anche quelle pacifiche, dettate dalla esasperazione e sedendosi, al di là delle dichiarazioni di facciata, al fianco del Governo con l’unico obiettivo di mantenere se stesse. Chiediamo infine alla vice ministra Bellanova di fare tempestivamente chiarezza”.

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