giovedì, 25 Aprile 2024
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Ricomincio da TRE

L’obiettivo è chiaro: riconquistare la leadership nel segmento pesante attraverso una strategia Diesel free che prevede l’introduzione del 9% di veicoli elettrici in gamma entro il 2025.

La strategia per arrivare a questo traguardo è cominciata alcuni anni fa puntando in modo deciso sull’LNG, ma oggi con questa partnership con Nikola, IVECO si appresta ad essere attrice del cambiamento epocale che sta avendo la mobilità commerciale, senza subirlo.

Così Hubertus Mühlhaüser, CEO di CNH Industrial, ha lanciato e fatto toccare con mano il Nikola TRE, veicolo totalmente elettrico ma che traghetta i truck verso la nuova frontiera dell’idrogeno con la tecnologia Fuell Cell messa in atto dall’azienda americana. Insieme a lui, i vertici delle aziende che fanno parte di questa partnership: Mark Russel, presidente di Nikola Motors, Trevor Milton, CEO della start up americana, Annalisa Stupenengo, Brand President di FPT Industrial, aziende che stanno attuando una vera e propria rivoluzione industriale, non tanto nel prodotto in sé, ma nel modello di business presentato.

Nikola TRE
Ciò che è apparso all’interno delle Officine Grandi Riparazioni di Torino è un S-Way del futuro. La piattaforma del nuovo pesante IVECO, infatti, è stata la base per la realizzazione del trattore 4×2 elettrico e che promette fino a 500 chilometri di autonomia, senza penalizzare le esigenze di configurazione dei Clienti.

Se il 2021 è stato incoronato come l’anno della messa in strada del Nikola TRE full electric, c’è un’altra data altrettanto importante e, tutto sommato, abbastanza ravvicinata: 2023. Dopo la versione con le batterie al litio, infatti, è previsto il modello alimentato a idroceno. Le celle a combustibile porteranno l’autonomia fino a 800 chilometri e, soprattutto, rappresenteranno la vera alimentazione a impatto ed emissioni zero, dal momento che l’idrogeno sarà prodotto senza l’uso del fossile.

Le caratteristiche del truck del futuro appaiono interessanti: potenza di 480 kW, 1800 nM di coppia, 400 km di autonomia e ricarica in 2 ore per l’elettrico, mentre per l’idrogeno 800 km di autonomia e ricarica in 15 minuti con un serbatoio di 80 kg.

Naturalmente il veicolo è completamente digitalizzato e iper connesso: il nuovo sistema di infotainment è basato sul sistema operativo proprietario di Nikola che integra le funzioni di infotainment e di navigazione, le mirror cam al posto degli specchietti retrovisori e una tecnologia Bluetooth a bassa energia per creare un collegamento sicuro tra il veicolo e lo smartphone dell’utilizzatore, creando un’esperienza multimediale davvero unica. Ciò consente anche l’accesso al veicolo senza chiave sbloccando le portiere mentre il conducente si avvicina al veicolo stesso.

 

Il futuro è a idrogeno
È sicuramente questa la reale tecnologia a impatto zero, anche se non esiste un unico e definitivo carburante alternativo. Dipende sempre dalla mission del cliente. Le celle di combustibile però sono in grado di garantire alte autonomie e tempi di rifornimento molto bassi. L’unico problema vero è la creazione di una rete distributiva.

Così Nikola ha deciso di far fronte a questa esigenza fornendo al cliente finale un veicolo che per 7 anni ha incluso nel prezzo sia la manutenzione che il carburante stesso. Come? Creando una propria rete di stazioni da mettere in funzione di volta in volta seguendo le indicazioni dei clienti e sulla base degli ordini. La previsione, anzi la promessa, è di dotare l’Europa di 70 stazioni di rifornimento entro il 2030.

 

Sarà questa la rivoluzione industriale del nostro Millennio? Lo vedremo non appena IVECO e Nikola consegneranno i primi Nikola TRE e il Costruttore di Torino conquisterà quote di mercato al ritmo dell’1% all’anno. Almeno questa è la sfida lanciata da Hubertus Mühlhaüser.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile
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