Il Portogallo rischia la paralisi dei porti dopo che i lavoratori hanno dato il via a uno sciopero di cinque giorni. I lavoratori chiedono al governo il salvataggio della compagnia portuale di Alveira, scalo a nord del Paese, a pochi chilometri da Porto, e il mantenimento del posto di lavoro per le persone lì impiegate. Trattative vi sono state nel week end, ma sono fallite e nuovi incontri non sono per adesso in programma.
«Mi auguro che sia trovato un accordo tra governo e lavoratori e che, in un momento difficile come questo per il Paese, prevalga il buon senso» ha spiegato da Belma da Costa, dell’associazione agenti marittimi.
lo sciopero dei porti potrebbe avere conseguenze pesanti sul sistema delle esportazioni che negli ultimi mesi ha dimostrato una buona capacità di tenuta. I costi dell’export, a causa dello sciopero, potrebbero infatti salire alla ricerca di vie alternative per portare a destinazione la merce. Le statistiche pubblicate lunedì scorso dal governo indicano per il periodo settembre-novembre 2011 una crescita delle esportazioni pari al 15%, una grossa mano per un Paese sotto tutela Ue, con in corso un piano di salvataggio da 75 miliardi di euro.
Da Shippingonline