venerdì, 26 Aprile 2024
HomeLogisticaPorti verdi:decolla lo "shore connection" di Imesa

Porti verdi:decolla lo “shore connection” di Imesa

Accordo della società del Gruppo Schiavoni con Fincantieri per il nuovo strumento che consente alle navi in porto di collegarsi alla rete elettrica terrestre e azzerare le emissioni di CO2. In pochi mesi stretti accordi per la fornitura di 11 sistemi per importanti realtà internazionali, per un ammontare complessivo di 1 milione di euro.

Imesa spa, società del Gruppo Schiavoni attiva nel campo delle costruzioni elettromeccaniche, ha stretto un accordo con Fincantieri per la fornitura dello “Shore Connection” per tre nuove navi da crociera. Lo Shore Connection è un’innovativa tipologia di quadro elettrico che Imesa ha progettato e realizzato per rispondere alla svolta ecologica che riguarda i porti europei: le nuove normative comunitarie impongono infatti una drastica riduzione delle emissioni inquinanti, causate per la gran parte dalle navi che, una volta attraccate in porto, tengono i generatori operativi, e dunque i motori accesi, per fornire corrente elettrica ai sistemi di riscaldamento, illuminazione e refrigerazione a bordo. La soluzione sta nel connettere la nave alla rete elettrica terrestre; un compito non facile, tenuto conto delle diverse frequenze e delle elevatissime potenze necessarie. Per questo scopo è nato lo Shore Connection, ovvero un’interfaccia tra i quadri principali di distribuzione della nave e le prese di terra. Grazie a questo sistema, la nave può alimentare i servizi a bordo a motori spenti, annullando le emissioni inquinanti.

“La collaborazione e la vicinanza ai nostri clienti ci ha consentito, ancora una volta, di intercettarne le esigenze, mettendo a punto questo sistema nei nostri laboratori circa un anno fa – sottolinea Sergio Schiavoni, presidente del Gruppo – e di sviluppare in nuove applicazioni questo settore dell’energia pulita che si sta sviluppando e che produrrà certamente nuove prospettive di lavoro. Oggi i porti e gli armatori cominciano ad attrezzarsi per adeguarsi alle nuove regole e si è acceso un grande interesse attorno allo Shore Connection. Al momento ci stiamo concentrando sul settore off shore, ma abbiamo in progetto anche di lavorare sull’on shore, gestendo le necessità infrastrutturali dei porti a terra”.

Lo Shore Connection ha già attirato l’attenzione delle più importanti realtà internazionali del settore navale ed energetico. Negli ultimi mesi Imesa ha stretto accordi con Imtech, integratore di sistema olandese, per un esemplare per nave militare, con la sede genovese del Gruppo ABB per tre esemplari per navi da crociera e con Sam Electronics, integratore di sistema tedesco, per un esemplare per megayacht e sette per navi da lavoro. L’ammontare complessivo delle commesse ad oggi ottenute con lo Shore Connection è pari a circa un milione di euro.

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
X