Più efficienza, procedure più snelle e risparmi per almeno 1 miliardo di € l’anno.
Firmata a Seoul l’operatività dell’accordo intergovernativo per avviare la digitalizzazione della logistica marittima.
Il digitale va in soccorso della logistica marittima italiana facendole compiere un deciso salto di qualità nella modernizzazione e competitività con il varo dello “Sportello unico marittimo” (e-maritime). Almeno un miliardo di euro l’anno di risparmi, più efficienza operativa e procedure più snelle, ma anche la possibilità di esportare il modello tecnologico in altri Paesi, infatti, sono i risultati che si delineano grazie alla firma apposta oggi nella capitale Seoul da Sergio Mercuri, Ambasciatore Italiano nella Corea del Sud (ROK), all’accordo frutto del protocollo di cooperazione per il settore ICT siglato nel settembre 2011 tra il Ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione italiano e il MOPAS (Minister of Public Administration and Security) coreano. La firma è stata resa nota da Francesco Beltrame, Presidente dell’ex-DigitPA, oggi Agenzia per l’Italia Digitale, l’organismo governativo italiano che aveva promosso la partnership tra i due Paesi.
Così, con un’applicazione pilota che richiederà un investimento iniziale di soli 200 mila euro, già a settembre 2012 nei porti di Genova e de La Spezia saranno avviate le prime applicazioni digitali dello “Sportello unico marittimo”, che porterà alla graduale e sistematica eliminazione (dematerializzazione) dei documenti cartacei nella logistica per tutti gli operatori marittimi.
La scelta della Corea del Sud come partner tecnologico internazionale nei test dello “Sportello unico marittimo italiano” deriva dal fatto che tale Paese, come testimoniano i dati dell’ONU, ha realizzato la migliore pubblica amministrazione digitale al mondo, conseguendo risparmi di 3 miliardi di dollari l’anno nel solo settore della logistica del settore trasporto marittimo.
L’accordo vede coinvolti il Ministero dello Sviluppo Economico -Trasporti e Infrastrutture, quello dell’Economia e delle Finanze e quello dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca ed è realizzato dall’ex-DigitPA, oggi Agenzia per l’Italia Digitale, con il Ministero degli Affari Esteri, l’Agenzia delle Dogane e le Autorità Portuali di Genova e La Spezia, ed è coordinato tecnicamente dal RINA; del team coreano fanno parte MLTM (Ministry of Land, Transport and Maritime), l’Autorità del Porto di Busan, KLNET e Hyndai U&I.
L’iniziativa dà esecuzione a una direttiva dell’UE (n. 65/2010), in base alla quale entro il 2015, gli Stati Membri dovranno istituire uno “Sportello unico marittimo”, il cosiddetto “SPOC” (Single Point of Contact) che consentirà di ottimizzare e semplificare le formalità burocratiche di arrivo e partenza delle navi, mercantili e passeggeri, oggi in larga parte ancora svolte in modo cartaceo. Non solo, ma il protocollo intergovernativo s’inserisce nel progetto pilota MIELE, coordinato dal Ministero dello Sviluppo Economico – Infrastrutture e Trasporti e gestito tecnicamente dal RINA per una stretta collaborazione tra Italia, Portogallo, Cipro, Spagna e Germania al fine di condividere i relativi Sportelli unici marittimi.
In particolare, con la digitalizzazione e l’interoperabilità dei sistemi innescata dallo “Sportello unico marittimo”, in Italia saranno dematerializzate quasi 100 milioni di pratiche e 200 milioni di transazioni doganali, per non meno di 400 mila approdi l’anno. Secondo la consolidata esperienza coreana, i tempi per la realizzazione dei processi di scambio passeranno dai 2-7 giorni delle procedure tradizionali a meno di un giorno per quelle digitali, con un drastico abbattimento dei tempi e dei volumi di carta da gestire e archiviare.
A generare i risparmi, cautelativamente stimati in un miliardo di euro l’anno, è soprattutto la somma dei benefici conseguiti da ciascun armatore e terminalista e da quelli derivanti dal miglioramento dell’intero sistema logistico nazionale, dovuti anche alla riduzione dei tempi di stazionamento dei vettori in porto e alla velocizzazione delle procedure doganali.
Francesco Beltrame, Presidente dell’ex-DigitPA, oggi Agenzia per l’Italia Digitale, ha tra l’altro sottolineato che «grazie a un settore marittimo coeso, l’Italia con questo accordo italo-coreano può aspirare a una leadership applicativa non solo nel contesto europeo, disciplinato dalla direttiva UE n. 65/2010, e può assumere pure il ruolo di promotore di un approccio omogeneo alla logistica digitale in altri continenti. Sono già in essere accordi preliminari con il Canada che vanno in questa direzione».
Subito dopo la cerimonia della firma, a Busan, Sergio Mercuri, Ambasciatore Italiano in Corea, ha testimoniato «il forte interesse del Governo coreano per queste tematiche. L’evidente sintonia che si è venuta a creare tra i nostri due Paesi è confermata anche dal valore dell’interscambio commerciale pari a circa 10 miliardi di dollari annui. La digitalizzazione dei porti e il corridoio logistico tra i nostri Paesi produrrà inoltre vantaggi evidenti anche per le strutture consolari che sono tra gli attori della catena logistica integrata».