mercoledì, 4 Dicembre 2024
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Rimorchi e semirimorchi: mercato italiano in crisi, urgente un intervento strutturale

Mercato ancora in crisi per rimorchi e semirimorchi. Per Michele Mastagni di UNRAE urgono politiche concrete e tempestive per il rinnovo del parco veicolare

Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di ottobre 2024 verso lo stesso mese del 2023.

Mercato ancora in crisi per rimorchi e semirimorchi

Il 2024 si conferma un anno di passione per il mercato italiano di rimorchi e semirimorchi. A ottobre sono stati immatricolati 1.200 veicoli rimorchiati, 76 in meno rispetto allo stesso mese del 2023 (-6,0%). Il calo, quarto consecutivo e nono su dieci mesi nell’anno in corso, evidenzia un trend assai negativo per il settore e porta il dato cumulato del 2024 ad una flessione del 14,0%, con 11.413 rimorchi e semirimorchi immatricolati da gennaio a ottobre 2024 contro i 13.267 dello stesso periodo del 2023, registrando una perdita in volume di 1.854 unità.

Il problema dell’anzianità del parco circolante

Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, commenta così il momento critico per il comparto dei veicoli trainati: “L’età media del parco circolante italiano è estremamente preoccupante e il forte calo delle immatricolazioni nel 2024 non fa che aggravare la situazione. Crediamo che sia giunta l’ora per il Governo di adottare politiche concrete e tempestive per evitare di rimanere indietro rispetto agli altri Paesi europei e garantire la competitività del settore. In primis, prevedendo seri disincentivi all’uso di veicoli obsoleti, come ad esempio limitazioni alla portata e alle categorie di merci trasportabili in funzione dell’anzianità dei mezzi, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento ambientale”.

Le proposte di UNRAE

UNRAE spinge anche per l’introduzione di incentivi strutturati che permettano di rinnovare il parco mezzi con maggiore frequenza. Ad oggi, molte imprese di autotrasporto sono in difficoltà e non dispongono delle risorse necessarie per adeguarsi alle normative di sostenibilità. Per UNRAE è essenziale che gli incentivi vengano finanziati in modo prevedibile, consentendo alle aziende di pianificare i propri investimenti a lungo termine, senza essere costrette ad adattarsi a misure intermittenti che generano disagi e incertezze.

“Infine, per rilanciare il mercato e svecchiare le flotte, riteniamo improrogabile l’allineamento della normativa italiana alle disposizioni europee sulla lunghezza dei veicoli, consentendo la circolazione di complessi veicolari fino a 18,75 metri. Questa misura, già anticipata oltre dieci anni fa con un progetto circoscritto a poche centinaia di veicoli, resta incompleta a causa della mancata revisione del Regolamento esecutivo del Codice della Strada. Tale intervento, oltre a permettere l’immatricolazione di veicoli innovativi e altamente tecnologici, migliorerebbe la competitività delle aziende italiane senza aumentare il peso dei veicoli, conclude Mastagni.

Valeria Di Rosa
Valeria Di Rosa
Coordinatrice editoriale di Trasportare Oggi in Europa. [email protected]
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