sabato, 20 Aprile 2024
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Marco Polo: pubblicato III bando a favore dell’intermodalità

è stato pubblicato il III Bando del Programma Marco Polo II che si propone di favorire il trasporto intermodale tra Stati membri della U.E o tra questi ed i Paesi terzi vicini.

Il bando stanzia 62 milioni di €uro a favore dei soggetti indicati all’art. 4 del Regolamento U.E 1692/2006 sul secondo programma Marco Polo: si tratta quindi dei consorzi composti da due o più imprese stabilite in due diversi Stati membri, o in almeno uno Stato membro ed un Paese terzo vicino o, nel caso di collegamento con un Paese terzo vicino ed in via eccezionale, da un’impresa stabilita in uno Stato membro.

Le azioni che vengono finanziate da questo nuovo bando, sono le seguenti:

azioni catalizzatrici. Trattasi di azioni volte a superare gli ostacoli effettivi e strutturali (diversi da quelli provocati da disposizioni normative o di durata temporanea) presenti nel mercato del trasporto merci, che ostacolano la competitività ed il funzionamento del trasporto marittimo a corto raggio (incluse le autostrade del mare) o per vie navigabili interne, ovvero del trasporto ferroviario, penalizzando l’efficienza della catena trasportistica che ricorre a queste modalità;
azioni per le autostrade del mare. Rientrano in quest’ambito le azioni volte a trasferire le merci dalla strada al trasporto marittimo a corto raggio (o ad una combinazione tra le due modalità, in cui le percorrenze stradali siano limitate al minimo indispensabile);
azioni di trasferimento fra modi. Si tratta di quelle rivolte “in maniera diretta, misurabile, sostanziale ed immediata, a trasferire il traffico dalla strada al trasporto marittimo a corto raggio, al trasporto ferroviario e per vie d’acqua interne o a una combinazione di modi di trasporto in cui i percorsi stradali siano i più brevi possibili“. Questa tipologia di azioni comprende anche quelle dove il trasferimento modale è provocato dallo sviluppo di un servizio esistente.
azioni di riduzione del traffico. Scopo di queste azioni è quello di integrare il trasporto nelle logistiche di produzione, per evitare il trasporto su strada di un’elevata percentuale di merci senza ripercussioni negative sulle capacità globali di produzione o sull’occupazione.
azioni comuni di apprendimento. Si propongono di favorire lo scambio di conoscenze in ambito logistico tra le imprese partecipanti, al fine di ottimizzare l’impiego di soluzioni nuove nelle catene di trasporto utilizzate dalle predette imprese.

A seconda delle azioni prescelte, il contributo comunitario varia dal 35% al 50% dei costi ammissibili.

Gli interessati hanno tempo fino all’8 Maggio 2009 per presentare dei progetti alla Commissione Europea

 

Da Conftrasporto

Luca Barassi
Luca Barassi
Direttore editoriale e responsabile.
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