L’Unione europea intende introdurre una normativa sulla rumorosità dei veicoli. Prevede quattro categorie e terrà conto del rapporto peso/potenza.
L’inquinamento ambientale non è solo fatto di gas e di polveri. C’è anche quello sonoro, cioè il rumore che secondo studi scientifici è causa di “notevoli problemi alla salute, causando malattie cardioivascolari e altro”. Sono parole dell’Unione europea che ha affrontato il problema per iniziativa della Commissione la quale ha sottoposto al Parlamento un progetto di normativa volta a imporre nuovi limiti alla rumorosità dei veicoli. Ciò per ridurre le conseguenze negative derivate dal troppo rumore.
Nei Paesi dell’Unione europea oggi i veicoli per ottenere la necessaria omologazione che li abilita a circolare, devono rispettare un limite di 74 decibel nel rumore che si percepisce all’interno delle auto e di 81 decibel per i veicoli pesanti. Il progetto della discussione nelle sedi parlamentari europee è partita da una prima proposta tendente a fissare a 68 decibel questo limite, in maniera generalizzata e diffusa. Nel corso del dibattito però sono emerse molte perplessità, se non vere opposizioni, soprattutto nella preoccupazione di non caricare l’industria costruttrice e quindi il mercato di nuovi impegni economici in una situazione già fin troppo precaria.
Il progetto di regolamentazione è stato quindi votato dagli eurodeputati il 6 febbraio scorso, ma con sensibili modifiche rispetto al testo iniziale. Si tratta di una soluzione di compromesso che per prima cosa sposta in avanti l’adozione delle nuove norme, parlando di 2019 per le omologazioni di nuovi veicoli e di 2021 per le immatricolazioni. Oltre a ciò è stata messa a punto una formula secondo cui il limite di decibel da rispettare sarà fissato sulla base della massa del veicolo e della potenza erogata dal motore. Tutto ciò arrivando alla suddivisione dei veicoli in quattro categorie.
L’impianto della normativa in pratica tiene conto delle caratteristiche particolari dei veicoli. Le tabelle allegate al regolamento indicano 69 decibel per i veicoli fino a 2,5 tonnellate; 71 decibel per quelli sino a 3,5 t; 75 decibel per i mezzi da 3,5 a 12 tonnellate con motore di potenza sino a 150 kW e 76 decibel per quelli della stessa massa ma con oltre 150 kW. Infine gli autocarri di oltre 12 tonnellate e motore sino a 180 kW dovranno avere una rumorosità sino a 77 decibel; 79 decibel per quelli con potenza fino a 250 kW e 81 decibel per i mezzi per gli autocarri con oltre 250 kW.
Da notare che il testo del Regolamento varato dal Parlamento europeo affronta il tema del rumore non soltanto per quel che concerne i veicoli. Esso prevede infatti anche iniziative comunitarie in materia. È infatti previsto che la Commissione europea presenti entro 24 mesi dall’approvazione del nuovo regolamento una “valutazione d’impatto” sulla rumorosità provocata dalle gomme e dall’asfaltatura. È anche stabilito che tra le informazioni che l’industria e le reti commerciali devono fornire obbligatoriamente, ci sia anche appunto il livello sonoro del veicolo.
Di Franco Fiorucci