Infrastrutture, intermodalità, efficienza del trasporto stradale, snellimento e uniformità delle normative: questi i contenuti principali segnalati da ANITA – l’Associazione di Confindustria che riunisce le più grandi imprese di trasporto – alla consultazione sul Libro Bianco dei Trasporti in Commissione europea.
Per le infrastrutture, secondo il Presidente di ANITA, Eleuterio Arcese, non è ammissibile privilegiare le linee ferroviarie alle infrastrutture stradali, ma occorre un bilanciamento dei finanziamenti tra strada e rotaia (40%-60%).
<<Sull’intermodalità, l’attenzione data alle ferrovie non ha dato i risultati sperati. I gestori delle infrastrutture ferroviarie non investono nel trasporto merci perché è meno remunerativo rispetto al trasporto viaggiatori. Inoltre, andrebbero riviste le misure a sostegno del trasporto combinato: i beneficiari dovrebbero essere le imprese di autotrasporto e non gli intermediari>>.
Per rendere efficiente il trasporto stradale, l’Associazione suggerisce due soluzioni: rivedere i pesi e le dimensioni dei veicoli con agevolazioni nella sperimentazione degli ecocombi a livello nazionale, e aumentare a 44 t il peso massimo ammesso nei trasporti internazionali.
Sul fronte normativo, per ANITA senza aggiungere altre norme, basta uniformare le regole esistenti in tutti i Paesi europei, conditio per la liberalizzazione del trasporto e l’allargamento ad altri Paesi.
Da ANITA