giovedì, 25 Aprile 2024
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Le moltelici vite del pallet

Il pallet travalica il  ruolo fondamentale che svolge da oltre settant’anni nella movimentazione delle merci per diventare oggetto d’erredo e di design, come dimostrano queste immagini, complce la filosofia sempre più diffusa del riciclo. Sono davvero molteplici le vite di un pallet in legno, un manufatto “umile”, capace però di uscire dal ruolo originario prettamente tecnico e strumentale.
Il pallet in legno mantiene a tutt’oggi un’indiscussa leadership nel settore logistico (ne caratterizza il 90%), superando quello in plastica per alcuni non trascurabili motivi: prodotto con le parti meno nobili del fusto e con scarti di lavorazione, è più economico; è riparabile, quindi con un ciclo di vita molto più lungo; è attento all’ambiente: al contrario di quello in plastica, proviene da fonti rinnovabili e, riciclabile e biodegradabile, a fine vita può essere riutilizzato per numerosi impieghi. Secondo un recente studio del Politecnico di Milano commissionato da Conlegno, l’impatto ambientale di un pallet in legno è cinque volte inferiore a quello di uno in plastica: durante il suo intero ciclo di vita sia come prodotto che come processo di interscambio, un bancale EPAL (il pallet standardizzato più diffuso al mondo) sottrae all’atmosfera una quantità totale di 18,4 kg di CO2. Non è quindi un caso se, nonostante ricerca e progresso tecnologico propongano sempre nuovi materiali sintetici applicabili in ogni comparto produttivo, i pallet continuano ancora oggi a essere fabbricati soprattutto in legno.

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